Prato, sequestrati 50mila falsi capi d’abbigliamento

di Redazione

Prato – Sono circa 50mila i capi di abbigliamento contraffatti sequestrati nei giorni scorsi dai militari della Guardia di Finanza di Prato nel corso di un’articolata indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, che ha portato alla luce un complesso sistema illecito, finalizzato ad immettere sul mercato mondiale capi di abbigliamento riproducenti i noti marchi italiani “Imperial” e “Please”.

Ad indirizzare l’indagine sui giusti binari una mirata e prolungata azione di controllo economico del territorio condotta dai Finanzieri secondo le più classiche delle tecniche investigative: lunghi ed estenuanti appostamenti e pedinamenti condotti di giorno e notte al fine di individuare i soggetti ed i luoghi nei quali i capi contraffatti venivano prodotti e venduti.

La scoperta è stata quella di determinare la presenza di 2 canali di rifornimento paralleli: uno dalla Cina, paese dal quale venivano spediti, direttamente su Roma, molti dei capi contraffatti già pronti e confezionati per essere venduti; un secondo all’interno di alcuni capannoni “pronto – moda” nei quali gli stessi capi venivano direttamente riprodotti per essere venduti sul mercato mondiale.

Informata la Procura della Repubblica, il Magistrato titolare del procedimento emetteva quindi 20 provvedimenti di perquisizione e sequestro nei confronti di altrettante aziende, delle quali 10 alla sede di Roma e 10 alla sede di Prato, con conseguente sequestro di quasi 50mila capi di abbigliamento, prevalentemente jeans, per un valore stimato sul mercato di circa 1 milione e 200mila euro, oltre alla denuncia di 25 soggetti per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi oltre che di vendita di prodotti industriali con segni mendaci e contestuale acquisizione di tutta la documentazione contabile ed extra contabile ritenuta utile alla ricostruzione dell’intera filiera produttiva.

Fondamentale in questa fase la collaborazione del titolare dell’azienda italiana danneggiata, il quale presentando formale denuncia forniva contemporaneamente tutto il supporto tecnico necessario per il riconoscimento dei modelli contraffatti, oltre alla consulenza di propri periti, in possesso delle forme e dei taglio del marchio originale.

L’operazione, che si inserisce nell’ambito delle consolidate attività di controllo economico del territorio evidenzia la costante attenzione posta dai militari della Guardia di Finanza a contrasto degli illeciti economici e finanziari che minano la sana e leale concorrenza tra gli onesti operatori del mercato a tutto svantaggio del consumatore finale.

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