Messina, la Dia sequestra beni all’imprenditore Santalucia

di Redazione

Messina – Gli uomini della Direzione investigativa antimafia di Messina, supportati dai colleghi del Centro operativo di Catania, hanno eseguito un decreto di sequestro, emesso dal Tribunale di Messina, nei confronti di Salvatore Santalucia, 61 anni, noto imprenditore di Roccella Valdemone, operante nel settore del movimento terra e della produzione del calcestruzzo.

Il provvedimento interessa aziende, terreni, fabbricati, veicoli e rapporti finanziari per un valore complessivo di circa 27 milioni di euro.

Santalucia, noto negli ambienti criminali con l’alias “Turi Piu”, con precedenti di polizia anche per reati associativi, è risultato soggetto strettamente legato alla ben note famiglie mafiose Santapaola di Catania (per il tramite di esponenti di vertice del clan “Brunetto” attivo nel versante jonico della provincia etnea e alla stessa alleato) ed a quella Barcellonese come confermato dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Carmelo Bisognano.

L’attività imprenditoriale dell’uomo ha registrato un’anomala crescita esponenziale, tanto da aver guadagnato, nel periodo 2003/2010, la partnership con la società Eolo Costruzioni S.r.l., impresa del ben noto Gruppo Nicastri – riconducibile Vito Nicastri di Alcamo – leader in Sicilia nella realizzazione delle opere civili dei parchi eolici. A quest’ultimo, oggetto di investigazioni da parte della Dia di Messina e Palermo perché considerato soggetto in strettissimi rapporti con il super latitante Matteo Messina Denaro, è stato confiscato un colossale impero economico per oltre 1,5 miliardi di euro.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico