“Moscati”, la riconquista del drappello di Polizia

di Livia Fattore

Aversa – Una riconquista. La riapertura del presidio di polizia all’interno del pronto soccorso dell’ospedale San Giuseppe Moscati di Aversa viene decisa in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi nella mattinata di giovedì ad Aversa è considerato di primaria importanza.

Prova ne sono le richieste avanzate da esponenti politici e da tecnici in questo senso negli ultimi tempi. Il senatore aversano Lucio Romano, dopo l’aggressione ultima del 15 ottobre scorso ai danni del personale sanitario, si era fatto portavoce direttamente verso il vice ministro degli interni Filippo Bubbico che gli aveva assicurato, come poi sembra essere avvenuto, il proprio interessamento presso il prefetto di Caserta.

Non a caso, forse, sarebbe stato proprio quest’ultimo ad insistere in sede di Comitato nei confronti del questore al quale si era rivolto anche il consigliere regionale del Pd Stefano Graziano. Lo stesso sindaco Giuseppe Sagliocco, prima di lasciare si era mosso in questo senso, per non parlare del presidente dell’Asl di Caserta, guarda caso anch’egli aversano, Gaetano Danzi che proprio ieri ha avuto parole di ringraziamento per chi “ha adottato una decisione che consentirà di tutelare l’incolumità dei pazienti e di chi presta loro cura”.

Chiuso nel 2008 per carenza di personale il drappello (che dipende dalla questura competente) non è stato più riaperto. “Mi sono interessato alla vicenda – ha dichiarato il senatore Romano – ed ho potuto accertare che dovranno essere 12 gli agenti per assicurare un servizio efficiente. Voglio ringraziare pubblicamente il vice ministro Bubbico per quanto fatto”.

Ringraziamenti al questore Francesco Messina e al Prefetto Arturo De Felice “per aver annunciato ufficialmente l’avvio delle procedure per la riapertura del posto di Polizia presso il pronto soccorso dell’ospedale Moscati di Aversa. Una decisione attesa da anni dal personale che troppe volte si è trovato in balia dell’energumeno di turno” sono giunti dal presidente del Pd campano e consigliere regionale Stefano Graziano che, ad inizio ottobre, dopo l’ennesimo caso di aggressione ai danni dei lavoratori del pronto soccorso, aveva sollecitato il Questore a valutare la riapertura del presidio.

Con 93mila accessi all’anno, il Pronto Soccorso di Aversa è secondo in Campania dopo il Cardarelli di Napoli. Il presidio ospedaliero normanno è riferimento sia del territorio aversano sia di quello a nord di Napoli (con paesi come Giugliano, Melito, Villaricca, Mugnano, Marano, Frattamaggiore, Frattaminore). Attivo dal 1986, dispone attualmente di 234 posti letto ed eroga prestazioni nelle seguenti principali unità operative e servizi: ematologia, chirurgia generale, chirurgia toraco-addomino-vascolare, day hospital oncologico, ginecologia e ostetricia, pediatria e neonatologia, otorinolaringoiatria, ortotraumatologia, medicina generale, anatomia patologica, rianimazione e terapia intensiva, day hospital di neurologia e centro sclerosi multipla, gastroenterologia ed endoscopia digestiva, cardiologia, radiologia e neuroradiologia, pronto soccorso e medicina d’urgenza, anestesia.

I dipendenti dell’ospedale sono 784 e sono stati 15.072 i ricoveri nel 2014; secondo un recente report, al pronto soccorso di Aversa si rilevano circa 93mila accessi annui a fronte di 500mila persone che insistono nel territorio di riferimento. All’ospedale di Caserta sono circa 75mila gli accessi annui. All’ospedale Cardarelli di Napoli, il più importante presidio ospedaliero della Campania, il numero di accessi al pronto soccorso è di circa 110mila all’anno. Raffrontando questi dati, si deduce che l’ospedale Moscati di Aversa è il secondo ospedale della Campania per numero di accessi al pronto soccorso.

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