Uccisi da gioielliere, non era il primo colpo per i rapinatori

di Redazione

Ercolano (Napoli) – Quello di Ercolano non era il primo colpo per i cinquantenni Luigi Tedeschi e Bruno Petrone. E’ stata però la prima volta che la vittima designata, un gioielliere di 68 anni, ha reagito, uccidendo i due che lo avevano seguito per rapinarlo con una pistola giocattolo priva del tappo rosso. Ora il commerciante è indagato per eccesso di legittima difesa.

I rapinatori avevano un curriculum di rapine e furti non solo in Campania, ma anche fuori dalla Regione. Petrone, 53enne di Secondigliano, tentò una rapina già nel 2009 con una pistola a salve, per poi ripetersi a Bologna nel 2011. Tedeschi, 51 anni, invece, vantava rapine in banca tra Campania e Lazio. Il gruppo di cui faceva parte Tedeschi, dieci anni fa, era quello di Mariano Bacio Terracino, salito alla cronaca nel 2009 quando fu ucciso al rione Sanità di Napoli. Omicidio che fu immortalato nel famoso “video choc”.

Gli inquirenti stanno cercando di capire se ci fosse anche un complice, uno “specchiettista”, pronto a segnalare ai due rapinatori le mosse del commerciante. Quest’ultimo, intorno a mezzogiorno di ieri, era in compagnia di un amico quando ha prelevato 5mila euro in banca. Al termine dell’operazione, recatosi nel piazzale di un deposito di detersivi e bibite per riprendere l’auto parcheggiata, è stato affrontato dai due rapinatori e nel reagire gli ha sparato con la pistola regolarmente detenuta.

Intanto, il gioielliere di Ercolano, interrogato dagli inquirenti, avrebbe confessato che a premere il grilletto non è stata la paura della rapina ma quella di perdere la vita davanti alla pistola puntata dai rapinatori.

Polemiche sul web hanno scatenato le parole della moglie di uno dei rapinatori che ha chiesto “giustizia”: “Hai ucciso un uomo per cinquemila euro”, ha gridato la donna. Le reazioni sui social network non si sono fatte attendere: “Perché non andava a lavorare suo marito?”, ha commentato un utente.

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