Sagliocco conferma il “fattore S” e attacca “un ex sindaco puparo”

di Nicola Rosselli

Aversa – “No, Nicola, non hai sbagliato nella tua analisi politica a dire che Sagliocco sarebbe andato via quando voleva lui”. L’ex primo cittadino normanno Giuseppe Sagliocco ha inteso commentare il mio pezzo pubblicato da queste colonne sul ‘fattore S’ (leggi qui) con un intervento diretto ed ha tenuto a ribadire che la sua caduta è stata “una scelta cosciente perché non avevo alcuna intenzione di essere ostaggio dei consiglieri di maggioranza. Se non avessi detto ‘no’ a Stabile avrei dovuto sottostare ad eventuali richieste di altri undici consiglieri comunali ed è una cosa che non potevo accettare. Non avrei avuto modo di amministrare serenamente per i due anni che restavano. Non a caso nei primi tre anni la maggioranza ha perso per strada nove consiglieri comunali”.

“Se avessi accettato di venire a patti, di accontentare tutti in tutti i casi – ha ripreso Sagliocco – non sarei stato più credibile. Si parla spesso (e forse a proposito) del mio carattere, ma spesso mi è servito per spegnere sul nascere delle velleità che non erano condivisibili in assoluto”.

“Quando c’è stata la fuoriuscita dalla maggioranza dei due consiglieri comunali dell’Udc perché io non avrei appoggiato il figlio di Zinzi, Giampiero, alle ultime politiche ho chiamato l’allora presidente della Provincia per evidenziargli che non potevo fare di più e che, forse, certe cause sulla debacle andavano ricercate altrove. ‘Caro Mimì, gli ho detto, sono salito insieme a te su un palco, ho fatto un intervento, chi mi era vicio sa come mi sono mosso. Del resto l’Udc ha racimolato insuccessi anche in molte altre città della Provincia, segno che ad essere perdente è stata, forse, la strategia e l’idea di dare in successione il seggio in parlamento”.

“Sempre in tema di Udc, – ha continuato l’ex sindaco – mi pare di aver capito che c’è un ex sindaco, che fa da puparo, cercando di distruggere tutti quelli che occupano la poltrona di primo cittadino, quasi come se chi vi siede l’avesse usurpata a lui lasciatagli dal padre”.

Andando sempre più a ruota libera, Sagliocco ricorda che non è vero che nulla è cambiato al Comune durante la sua permanenza sulla poltrona più importante della città. “Basti pensare – afferma – che non c’è più un dipendente comunale che gestiva i contributi e gli assegni familiari a suo piacimento, per non parlare di tanti altri cordoni tagliati e che non sono noti come l’episodio appena ricordato”.

“Sia ben chiaro – conclude Sagliocco – che queste cose te le dico solo per amore della verità e non perché, come dice (e come teme, aggiungiamo noi) qualcuno, intendo essere ancora in campo alle prossime amministrative”.

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