Investita e uccisa, la videosorveglianza pubblica non c’è

di Antonio Arduino

Aversa – Se non si farà avanti qualche testimone oculare o non sarà possibile visionare le registrazioni di qualche telecamera eventualmente installata dai commercianti presenti nella zona in cui Italia Dell’Aversana è stata investita e uccisa (leggi qui), l’autore o gli autori di quello che deve essere considerato un vero e proprio omicidio rimarrà impunito.

Perché il sistema di videosorveglianza presente in città non è attivo. Le telecamere installate da anni, dopo una fase iniziale di attività, non funzionano e le nuove, le 54 da installare grazie al finanziamento del programma Più Europa, non sono ancora operative.

Così la possibilità che l’assassino, o gli assassini, di Italia la faccia franca è concreta. Naturalmente speriamo di essere cattivi profeti, ma se non si riuscisse a individuare l’autore materiale, o gli autori, del delitto sarebbe facile individuare chi ha reso impossibile o quanto meno estremamente difficile l’identificazione.  Per costoro sarebbe da proporre una fiaccolata, affinché si decidano a far funzionare la videosorveglianza che oggi è solo virtuale.

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