Ucraino eroe, la comunità si stringe attorno ai familiari

di Redazione

Castello di Cisterna (Napoli) – Tutta la comunità di Castello di Cisterna, un piccolo centro del napoletano, si è stretta intorno alla famiglia dell’immigrato ucraino, Anatolyi Korol, che sabato ha perso la vita cercando di sventare una rapina in un supermercato. L’uomo è stato ucciso dai rapinatori davanti alla propria figlioletta di un anno e mezzo.

Anatolyi (con la y, come riportato sui documenti) era un uomo perbene che ha avuto il coraggio di opporsi alla prepotenza. Morto a 38 anni per mano assassina. “Gli siamo grati per l’esempio estremo che ha dato a tutti noi”, affermano alcuni cittadini.

Un 37enne venuto dall’est a cercare fortuna e una vita migliore per la moglie Nadya e per le due figliolette di 14 e un anno e mezzo. Il proprietario del super market, l’imprenditore Giuseppe Piccolo mostra i 1400 euro che i banditi non sono riusciti a portare via, grazie all’intervento di Anatolyi. Saranno consegnati alla vedova a cui lo stesso Piccolo ha proposto l’assunzione nel supermercato.

Intanto, i carabinieri del comando provinciale di Napoli stanno istruendo una ricompensa al valor civile per Anatolyi e allo stesso tempo verrà valutata anche la possibilità di avviare un’analoga proposta per conferirgli la cittadinanza.

Ritmi serrati per l’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Arturo De Stefano della Procura di Nola. Al vaglio degli inquirenti ci sono le terribili immagini dell’impianto di videosorveglianza del supermarket.

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