Figlia troppo “occidentale”: genitori la drogano e la rispediscono in Turchia

di Stefania Arpaia

Siracusa – Sono finiti in manette i genitori di Aysegul Durtuc, una giovane turca accusata di essere troppo “occidentale”, e per questo rispedita in Turchia per una vita più consona. 

La ragazza, 19 anni, è nata e vissuta a Siracusa. I genitori però iniziarono a non essere contenti dello stile di vita di Aysegul, influenzata dagli amici, e divenuta troppo “occidentale”, irrispettosa della religione e delle sue origini. Così decisero di mandarla in Turchia dove ci sarebbero stati i parenti a prendersi cura di lei.

Nell’aprile scorso, con la scusa del grave incidente a un parente, la ragazza è stata rispedita nel paese turco, dove poi è stata drogata con dei farmaci, segregata e picchiata dai parenti, che erano d’accordo con i genitori. Sottratti i documenti e la sim card del telefonino, le è stato impedito di fare ritorno a casa e ogni tentativo di ribellione veniva punito con le percosse.

Sono state le segnalazioni di alcuni amici di Aysegul a far avviare le indagini da parte della polizia che hanno scoperto l’accaduto. La coppia, Birtol Durtuc, 40 anni, e Yaseminl Durucan, 36 anni, è stata arrestata. 

I genitori della ragazza, uno nel carcere di Siracusa e l’altro in quello di Catania, sono accusati sequestro di persona, rapina aggravata e stato di incapacità procurato mediante violenza, commessi in concorso con altri ancora da identificare.

Le indagini sono state svolte in collaborazione con la squadra mobile, l’Interpol, il consolato italiano di Smirne e la polizia turca, che ha liberato la vittima tornata in Italia all’inizio del mese.

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