Caso Yara, depongono genitori. Compagno di cella di Bossetti: “E’ un animale”

di Stefania Arpaia

Bergamo – Incontro faccia a faccia, nel tribunale di Bergamo, tra i genitori della piccola Yara, la 13enne di Brembate uccisa, e il presunto assassino, Massimo Bossetti.

Ha deposto, venerdì mattina, la mamma della vittima Maura Panarese che ha risposto sia alle domande del pm che della difesa dell’imputato. La donna ha raccontato cosa accadde nel giorno della scomparsa di Yara: il 26 novembre 2010. “Mia figlia aveva ricevuto il pagellino ed era contentissima perché aveva preso voti bellissimi”, ha dichiarato la Panarese, che non ha mai rivolto lo sguardo alla sua destra dove sedeva Bossetti.

Chieste spiegazioni sulle ricerche fatte su internet dalla 13enne riguardo alla violenza sulle donne. La madre ha raccontato che Yara era rimasta molto colpita dalla morte di Sara Scazzi, avvenuta l’estate precedente. Commosso in aula il padre della giovane, Fulvio Gambirasio.

Consegnata da Maura Panarese ai giudici della corte d’assise di Bergamo, anche la lettera ricevuta da Loredano Busacca, il pregiudicato che raccontò di avere raccolto le confidenze di Bossetti, riguardanti il delitto, in un periodo di comune detenzione nel carcere di via Gleno a Bergamo.

“E’ un animale spavaldo”, scrive l’uomo nella missiva. Busacca però, era già stato ascoltato dal pm Letizia Ruggieri, e le sue dichiarazioni erano state ritenute non attendibili. In merito alla lettera, il presidente della Corte ha dichiarato: “Non si tratta certamente di prova in relazione al reato”.

Chiesto dalla difesa il diario della giovane vittima che dovrà essere consegnato per un’ulteriore analisi.

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