Caos bilancio, Castaldo: “Sagliocco non andrà a casa”

di Antonio Arduino

Aversa – Il malore che ha colpito il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Stabile, durante la sospensione dell’assemblea che avrebbe dovuto votare il bilancio di previsione 2015 e il piano triennale non fermerà l’amministrazione Sagliocco che non andrà a casa per non essere riuscita a votare il documento contabile amministrativo entro i termini fissati dalla legge.

L’imprevedibile che ha messo fuori gioco per le prossimi quarantotto ore Stabile, che avrebbe reali problemi di salute, non segnerà la fine anticipata della consiliatura. È questa la convinzione dell’avvocato Antimo Castaldo, assessore alla mobilità nella prima giunta Ciaramella, candidato sindaco in contrapposizione di Sagliocco alle amministrative del 2012, oggi componente del direttivo provinciale e cittadino del Partito Democratico.

“Pur essendo convinto della insufficienza dell’attuale sindaco che sembra ignorare l’amministrazione ordinaria favorendo solo la realizzazione di grandi opere, come quelle progettate da un Più Europa che ha ereditato dal predecessore, devo ricordare che dal punto di vista legale – afferma l’esponente del centrosinistra – a differenza di quanto sostengono i colleghi dell’opposizione che, come me, gradirebbero lo scioglimento dell’amministrazione per tornare alle urne, la diffida fatta dal Prefetto alle amministrazioni casertane, quindi anche a quella di Aversa, che non hanno votato il bilancio di previsione nel termine originariamente fissato e successivamente prorogato non è relativa alla data entro la quale va approvato o bocciato il documento ma alla data in cui il presidente del consiglio o, in caso di impedimento, il consigliere anziano firma la disposizione di convocazione dell’assemblea”.

“In termini semplici, nel nostro caso, questo significa – spiega l’avvocato – che il presidente del consiglio o il suo sostituto deve firmare o, se sembra più semplice da capire, fissare entro il 3 settembre la data della effettuazione della seduta”.

“Di conseguenza se l’atto venisse redatto giusto il 3 settembre l’amministrazione sarebbe in regola anche fissando la data della seduta per l’8 settembre, cosa che permetterebbe il rientro del presidente Stabile e la ricostituzione della maggioranza. Così per mandare a casa Sagliocco saremmo costretti ad avere ancora pazienza”, conclude l’avvocato.

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