Sanità, tagli a esami e visite per oltre 2 miliardi

di Giuseppe Della Gatta

Roma – Con i tagli alle tasse annunciati in grande stile renziano, un po’ tutta la Nazione si è chiesta in che modo il governo provvederà a ricavare fondi necessari per la legge di Stabilità. La risposta è giunta in modo ufficioso in poco tempo: tagli alla sanità per 2,3 miliardi per il 2015/17.

Il Paese viene però rassicurato dal Commissario alla revisione della Spesa, Yoram Gutgeld, e dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin i quali spiegano che non saranno i soliti tagli lineari ma tagli specifici che avranno il fine di mettere in efficienza tutto il sistema. Infatti per Gutgeld, politico israeliano naturalizzato italiano, con i circa 2 miliardi di euro di tagli si riusciranno a risparmiare ben 10miliardi di euro.

Una manovra questa che comunque vede ostacolare la politica di rinvestimenti che il Nuovo Centrodestra ha sempre portato avanti proprio con la Lorenzin. La ministra infatti in più occasioni ha sostenuto che i tagli specifici alla sanità dovevano essere reinvestiti accuratamente nel servizio sanitario Nazionale.

La ministra di Alfano sembra dunque accettare in parte la road map dettata da Gutgeld: “Niente tagli lineari, anche perché non c’è più niente da tagliare – afferma la Lorenzin – c’è invece la possibilità di recuperare risorse grazie ad una maggiore efficienza ed organizzazione”.

Una maggiore efficienza ed organizzazione che il ministero della Salute valuta con il taglio a prescrizione e visite superflue. Tagli che dunque erano già previsti ma che dovevano riassestare il Ssn. La ministra Lorenzin però specifica: “È evidente che se per Gutgeld questi taglio porteranno alla riduzione delle tasse, questo è un beneficio di tutti – aggiunge inoltre – il resto andrà comunque al personale, alla ricerca, alle nuove tecnologie e in generale ai servizi”.

Dunque i tagli prevedranno le prestazioni specialistiche non necessarie; arriverà presto una lista dal Misa contenente patologie  che prevedono analisi necessarie, per le altre dunque si dovrà pagare di tasca propria. Altri tagli intereserrano gli stipendi per i medici che prescrivono analisi e controlli non necessari.

Dunque i medici avranno il compito di indicare sulla ricetta medica le condizioni di erogabilità.

Sulla decisione di questi tagli non si sono fatti aspettare i sindacati; Rosanna Dettori (Fp Cgil) è intervenuta dicendo: “Ogni volta che si decide per il tagli delle tasse si fanno le solite scelte, tutto ricade sulla sanità e sugli enti locali già al collasso”.

Anche il Movimento 5 Stelle si punta contrario ai tagli. Sul suo profilo Facebook sono state dure le critiche del Vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio: “Il Governo in queste ore sta per tagliare 2 miliardi alla sanità. Saranno tagli ai posti letto, agli esami diagnostici e ai servizi di cura – Di Maio incalza poi contro il governo – Lo sta facendo in piena estate come i ladri che ci svaligiano l’appartamento mentre siamo in vacanza”.

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