Spaccio di droga: è allarme ad Aversa

di Nicola Rosselli

Aversa – “Il fenomeno è diffuso”. Dai piani alti del reparto territoriale dei carabinieri di Aversa non si nasconde la preoccupazione: la città normanna rischia di trasformarsi in una grande piazza di spaccio, nonostante la risposta delle forze dell’ordine, in primo luogo carabinieri e polizia, sia stata pronta sin dal primo momento.

A parlare chiaro i numeri. Dall’inizio dell’anno, in questi primi sei mesi, sono stati poco meno di cinquanta gli arrestati da parte degli uomini del colonnello Vittorio Carrara, comandante del reparto territoriale, e del dirigente del locale commissariato Paolo Iodice.

“Tra quanti sono incappati nelle maglie dei nostri controlli – affermano dalla caserma del Parco Coppola – abbiamo di tutto. Ci sono locali, stranieri, giovanissimi ed anche qualche minorenne. Spesso, poi, sono cittadini italiani che utilizzano africani per lo spaccio al minuto garantendogli piccole somme, approfittando del bisogno di lavorare di questi”.

Gli arresti avvengono non solo in zone periferiche o nei vicini comuni di Parete, Trentola Ducenta, Lusciano o Gricignano (che di fatto, oramai, sono intimamente legati ad Aversa senza soluzione di continuità), ma anche in pieno centro cittadino. Sempre più spesso, infatti, sono stati fermati giovanissimi in piazza Municipio o nella vicina piazza Principe Amedeo.

Ma a dare maggiore preoccupazione è la zona delle “palazzine”, come viene chiamato ad Aversa il quartiere delle vecchie Ina e Unra Casas, proprio a ridosso del tribunale di Napoli Nord. Sia i carabinieri che i poliziotti non fanno mistero: salvaguardando i residenti onesti, ovviamente, si tratta di una zona dove la vita è oggettivamente difficile e c’è chi si spinge a definire questo quartiere come la Scampia aversana.

Inoltre, proprio a proposito della vicinanza della stazione ferroviaria di Aversa al litorale domitio e al famigerato quartiere partenopeo, si sono moltiplicati gli arresti da parte di polizia, carabinieri e anche guardia di finanza (l’ultimo proprio qualche giorno fa) di cittadini africani, spesso imbottiti di ovuli di cocaina con il pericolo di lasciarci la vita.

Per quanto riguarda Aversa città, i carabinieri evidenziano che la diffusione che più spaventa per i livelli raggiunti, come emerge sia dagli arresti che dalle segnalazioni amministrative alla prefettura dei consumatori, è quella di hashish e marjuana. Forse, però, emergono queste ultime droghe perché i consumatori le utilizzano in strada, mentre la classica famigerata dose se la sparano al riparo da occhi indiscreti. Ed è questo del consumo in strada un altro fenomeno che si sta registrando, ovviamente in negativo, in città.

Nelle serate e notti aversane, soprattutto quelle di fine settimana, infatti, l’odore caratteristico delle canne emana da diversi capannelli non imbucati in vicoli nascosti, ma sotto i portici della casa comunale, in piazza Principe Amedeo, sui marciapiedi di piazza Municipio e in alcune zone del Parco Pozzi, chiuso da qualche settimana per lavori di restyling. Non a caso, molte operazioni dei carabinieri aversani sono state effettuate proprio in queste zone e sempre con esito positivo.

Un fenomeno, questo della diffusione di droghe nella città normanna, che non è sfuggito al dibattito politico. Marcando l’accento sul degrado che starebbe vivendo Aversa, i locali responsabili del Partito Democratico hanno lamentato l’assenza dell’amministrazione in questo settore, mentre la città si starebbe trasformando in una piazza di spaccio.

Pronta la risposta del sindaco Giuseppe Sagliocco: “La nostra attenzione è massima. Abbiamo segnalato il fenomeno nelle sedi deputate e chiesto un coordinamento delle forze dell’ordine che si sta attuando con sempre maggiore frequenza, non a caso gli arresti e le segnalazioni sono giunti. Prima non avvenivano, certamente non perché non si consumavano droghe. Un plauso, quindi, a polizia, carabinieri e guardia di finanza che, anche con i nostri agenti di polizia municipale, si sono prodigati e continueranno a farlo per garantire agli aversani una sempre più maggiore sicurezza e tutela”.

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