Lo Zoo di Napoli riparte con un progetto di ampliamento

di Redazione

Napoli – Il cambiamento radicale dello Zoo di Napoli si vede ogni giorno, raccontato da tutte le piccole grandi novità, passando dal rettilario, la fattoria, la grande voliera, il ripristino del laghetto, l’isola dei lemuri, l’area delle foche e quella degli orsi.

Nuove specie sono arrivate nel parco come i samiango, i lemuri, i rapaci, i canguri, i binturong e piccoli animali sono invece nati nel parco: caprette d’angora e tibetane, conigli nani, lepri, marsupiali wallaby, arieti giganti e cerbiatti. Questa è la parte che più inorgoglisce, visto che per la procreazione c’è bisogno di un habitat ideale.

Intanto, lo zoo di Napoli ha partecipato alla 19esima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo per aprirsi ad un pubblico più ampio di viaggiatori che sceglie la città partenopea come meta turistica.

Un’opportunità che permette ancora di più di rilanciare il giardino zoologico sulla scia della gloria del passato, quando era uno dei primi parchi italiani, con un’importante funzione nel campo dell’educazione naturalistica ed ambientale, nella conservazione della biodiversità, e considerato per tutta la seconda metà del ‘900 un luogo ideale per le ricerche scientifiche, assumendo fama in tutta Europa.

Tutto ciò non è un obiettivo così lontano, dal momento che da poco più di un anno, si sta lavorando proprio in tal senso.

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