Truffa ai frati francescani: sequestri per 30 milioni nell’Avellinese

di Redazione

Avellino – Beni per 30 milioni di euro, tra cui fabbricati, auto e canali radio-tv, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza a conclusione di indagini della Procura di Avellino su una truffa ai danni della Congregazione dei Frati Francescani dell’Immacolata, il cui convento, ora guidato da un amministratore apostolico nominato alcune settimane fa dal Vaticano, ha sede a Frigento (Avellino). Nei riguardi degli animatori delle due associazioni laiche coinvolte nell’inchiesta si ipotizzano i reati di truffa e falso ideologico.

I militari hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo alle associazioni “Missione dell’Immacolata” e “Missione del cuore immacolato” riconducibili all’Istituto Religioso dei frati francescani dell’Immacolata.

Dalle indagini condotte sono emerse una serie di condotte fraudolente attuate da alcune persone che operano nell’ambito delle associazioni che, nonostante il commissariamento della Congregazione dei Frati Francescani dell’Immacolata, hanno modificato gli statuti allo scopo di mantenere il controllo sui patrimoni, così da impedire al commissario apostolico (nel frattempo nominato dalla Santa Sede) di esercitare il controllo. In particolare, erano riusciti a entrare nelle compagini associative, dei laici, sottraendo così le due associazioni ad ogni forma di controllo da parte dell’Ordine religioso.

La Finanza ha posto sotto sequestro preventivo 59 fabbricati; 17 terreni; un impianto radiofonico e cinematografico e 5 impianti fotovoltaici dislocati su tutto il territorio nazionale, nonché due autovetture, per un valore complessivo di oltre trenta milioni di euro. E’ stato anche disposto il sequestro dei saldi giacenti su numerosi conti correnti il cui ammontare è in corso di quantificazione. I beni sequestrati sono stati affidati in custodia al commissario nominato dal Vaticano.

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