Richiama immigrati ubriachi, barista pestato: rischia di perdere occhio

di Nicola Rosselli

Trentola Ducenta – Richiama alcuni extracomunitari e riceve calci e pugni e rischia di perdere un occhio. Vittima di questo pestaggio selvaggio Aniello Verde, titolare del Bar Pertini, a Trentola Ducenta, in via Enrico De Nicola, a pochi passi dalla villa comunale intitolata all’indimenticato presidente della repubblica socialista.

Era da poco passata la mezzanotte di giovedì. Quando una quindicina di immigrati, in maggioranza albanesi, fanno il loro ingresso nella piazza, già visibilmente ubriachi. Sradicano una panchina, continuano a bere alcolici, disturbano passanti e residenti. A questo punto il titolare del bar, prima di chiudere l’esercizio commerciale, chiama i carabinieri della locale stazione segnalando quanto sta avvenendo.

Quando ritorna nelle prime ore di venerdì, intorno alle 5, trova il gruppo di extracomunitari ancora sul posto, con i resti di un bivacco e feci. Evidentemente nessuno è intervenuto. Allora è lui stesso a richiamarli, ad invitarli a tenere un atteggiamento civile. Immediata la risposta del gruppo. Uno di essi fa partire un pugno. Subito dopo tutti si accaniscono contro di lui con pugni e calci, lasciandolo a terra.

Avvisati da alcuni passanti, sul posto giunge un’ambulanza del servizio 118 che trasporta il malcapitato presso il pronto soccorso dell’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Aversa, dove i sanitari gli riscontrano lesioni in diverse parti del corpo e lo dimettono con una prognosi di una decina di giorni. Da approfondire lo stato di un occhio che risulta seriamente danneggiato dal pestaggio.

Un episodio che ha destato indignazione e allarme a Trentola Ducenta dove i cittadini sono esasperati dalla presenza di decine e decine di stranieri che, come hanno affermato in diversi, la fanno da padrone in paese, con un’invasione per niente pacifica non solo in periferia, ma anche nel centro cittadino, come quest’ultimo caso conferma.

L’ordine pubblico non è garantito secondo i residenti che ricordano come la scorsa settimana un’intera famiglia è stata tenuta in ostaggio e malmenata di notte in casa propria in piena notte da alcuni immigrati con accento dell’Europa dell’Est.

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