Taglialatela: “La legalità è un valore che si conquista quotidianamente”

di Redazione

Mondragone – Responsabilità, giustizia e lotta alle mafie: su queste tematiche, in questi giorni, a firma del presidio cittadino di Libera sono state promosse una serie di importanti iniziative culminate con una meravigliosa marcia che ha riempito le strade della città di bambini e di giovani studenti di Mondragone, in ricordo dell’uccisione per mano della camorra di Don Peppe Diana, avvenuta proprio il 19 marzo 1994.

“Una marcia – commenta Antonio Taglialatela, ex assessore alla Cultura – che si vuol muovere nell’ottica di sensibilizzare la città, soprattutto i più giovani, su temi quali la lotta alle mafie e la legalità. D’altronde, proprio l’esempio di Don Peppe Diana deve essere alimentato giorno dopo giorno, in modo che i suoi valori diventino un modello da seguire nei nostri Territori che sono sempre più in balia del malaffare, della corruzione e dell’illegalità”.

“A questo proposito, siamo rammaricati dal fatto che a queste iniziative ci sia stata anche la partecipazione del sindaco e dell’amministrazione comunale di Mondragone. E’ pur vero che egli, in quanto sindaco, rappresenta le Istituzioni e non ha problemi giudiziari di nessun tipo, ma è anche vero che è a capo di una giunta abusiva ed illegale che in questi anni ha dimostrato poca trasparenza nell’amministrazione della Città, a partire dalla tradimento della volontà popolare. 

’La legalità – recita un documento della Cei del 1991 – è ‘insieme rispetto e pratica delle leggi’. Non solo rispetto di norme imposte dall’alto, ma pratica quotidiana di regole condivise. Così intesa – continua il documento – ‘la legalità è un’esigenza fondamentale della vita sociale per promuovere il pieno sviluppo della persona umana e la costruzione del bene comune’. Un’esigenza fondamentale: fondamentale diventa allora educare ed educarci alla legalità, o meglio alla responsabilità.  

Non è il caso di elencare tutte le inadempienze e le incoerenze di questo governo cittadino, basti pensare solo che è di pochi giorni fa la condanna della Corte dei Conti per non concedere l’accesso agli atti amministrativi nei confronti dei cittadini e delle Associazioni, calpestando ogni diritto alla trasparenza e alla partecipazione alla vita democratica cittadina. 

Come possono capire i giovani quei valori della legalità, della giustizia e della responsabilità se durante una discussione su questi temi c’è il ‘saluto’ del sindaco che in qualità di sindaco e consigliere provinciale è stato del tutto inerme per quanto riguarda la situazione dei riscaldamenti e della sicurezza degli edifici scolastici cittadini e costretto gli stessi ragazzi e i docenti a dei massacranti doppi turni? 

Bisogna prendere le distanze, anche con prese di posizione forti, nei confronti di questi personaggi: gli studenti devono capire che la legalità non è solo una parola o una medaglietta da sfoggiare in determinate occasioni, ma un valore da conquistare giorno dopo giorno”.

 

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