Bianca Guaccero, dopo Alice, “mamma bis e anche tris”

di Emma Zampella

Potrebbe essere ancora mamma e sarebbe felice di esserlo, e perché no anche tre figli andrebbero bene. Ha le idee chiare in fatto di maternità Bianca Guaccero, l’attrice che impegnata a teatro con una nuova rappresentazione trova tempo e forza per fare la madre.

“Un’esperienza –  racconta l’attrice – che mi è piaciuta moltissimo. Fare il bis? Sì molto volentieri e se ne avessi la possibilità anche tris…! In fondo sognare in grande non costa nulla”. Fare la mamma non è molto semplice, anche se, nel caso di Bianca, l’arrivo di Alice, la primogenita nata qualche mese fa, è stato l’arricchimento di un nuovo amore: “La mia vita con l’arrivo di Alice è cambiata nel senso che nella mia vita si è aggiunto un nuovo amore, una nuova linfa vitale, un nuovo stimolo per crescere per noi genitori, come esseri umani… Per il resto io mantengo fede alla mia identità lavorativa e di donna e cerco di coltivare sempre le mie passioni per farle avere accanto una mamma il più possibile felice e realizzata”.

Un amore, quello materno, condiviso con quello per il proprio lavoro, una passione che accompagna ogni momento della sua vita. “Alice da quando aveva 20 giorni, ha calcato insieme a me le tavole del palcoscenico. Imparando subito a stare in mezzo agli altri, e per questo spero non corra mai il rischio di diventare mammona o solitaria. Ha viaggiato già per mezza Italia! Conciliare la mia attività con la mia vita privata è semplice… mi organizzo!!! Nella mia macchina si è aggiunta una valigia in più (piccolina per adesso). E un sorriso nuovo che al mattino mi dà tutta la vitalità necessaria per affrontare qualunque difficoltà”, ha raccontato la protagonista di “Oggi sto da Dio”.

Mettere assieme il lavoro e la vita da mamma per Bianca è semplice, perché può contare sull’appoggio di suo marito, Dario Acocella, “una figura fondante nella mia vita, perché non è come quei padri che non hanno idea di come si cambi un pannolino, o di come si tenga in braccio un neonato. Appena nata la bambina ci siamo divisi a metà i compiti e quando io sono stanca subentra lui e viceversa”. Una condizione questa che le permetterebbe di mettere in cantiere il progetto di un secondo figlio. Che sia maschio, però questa volta.

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