Morta al Bracciano, fermato il fidanzato. Autopsia: “Si tratta di annegamento”

di Stefania Arpaia

 Roma. Fu trovata senza vita sulle sponde del lago di Bracciano, Federica Mangiapelo, 16 anni, la notte di Halloween del 2012. Sembrava che la giovane avesse accusato un malore e fosse deceduta in seguito ad un arresto cardiaco.

Dopo due anni, una svolta fa luce sulla vicenda che può avere finalmente un epilogo. I militari dell’Arma hanno arrestato il fidanzato della ragazza, Marco di Muro, accusato di omicidio volontario aggravato, venerdì pomeriggio. I carabinieri del Nucleo investigativo di Ostia e della compagnia Cassia gli hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal tribunale di Civitavecchia, nella sua abitazione nella zona di Formello.

In base alla ricostruzione degli inquirenti sarebbe stato il giovane ad uccidere la 16enne, al culmine di una lite, probabilmente per motivi di gelosia. L’autopsia avrebbe chiarito che Federica non è morta in seguito ad una malore, come si era inizialmente ipotizzato, ma è deceduta per annegamento. L’arresto cardiaco ne sarebbe stato solo una conseguenza. A confermarlo, la presenza di tracce di alghe nel sangue della vittima.

Di Muro si dichiara però innocente. Il ragazzo ha riferito durante svariati interrogatori di aver lasciato la fidanzata da sola, alle 3 di notte, in piazza Anguillara, alla periferia di Roma. Sarebbe stato lui l’ultimo ad avere contatto con la vittima, trovata cadavere dopo diverse ore.

“Rimango perplesso per la decisione dell’autorità giudiziaria. A prescindere dalla gravità del fatto contestato. Attendo di leggere il provvedimento e valuto di fare ricorso al Tribunale del riesame”, ha dichiarato il legale di Di Muro, Cesare Gai.

“Quello di oggi è un primo passo verso la verità- ha commentato l’avvocato del padre della 16enne, Francesco Pizzorno -la famiglia non si arrenderà fino a quando non sarà fatta piena luce sulla morte di Federica. Dal buio iniziale ora iniziamo a vedere più chiaramente quello che è successo quella notte. Non ci siamo mai arresi e con tenacia e pazienza abbiamo sempre confidato nella verità. Questa volta è anche un riconoscimento a chi, come la mamma, si è sempre rifiutata di credere che la causa del decesso fosse una miocardite”.

Secondo gli inquirenti infatti, Di Muro l’avrebbe prima strattonata facendola cadere a terra e poi annegata tenendole la testa sott’acqua.

Lo zio di Federica, Massimo Mangiapelo: “Dopo tanta attesa, finalmente sviluppi concreti. Un risultato importante. A questo punto bisogna andare avanti nell’accertamento della verità”.

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