Mafia a Roma: Cantone creerà un pool sugli appalti

di Redazione

 Roma. L’autorità Anticorruzione, guidata da Raffaele Cantone che ha incontrato il sindaco Ignazio Marino, costituirà al proprio interno un pool di esperti per analizzare possibili appalti sospetti legati all’inchiesta Mafia Capitale.

Cantone ha già utilizzato per Expo la formula del pool ad hoc da dedicare ad uno specifico caso, e per la vicenda romana l’intenzione è quella di costituire a stretto giro un analogo gruppo di lavoro. A differenza di Expo, però, il nucleo non dovrebbe avvalersi anche dell’apporto di uomini della Guardia di Finanza, ma dovrebbe essere individuato all’interno della stessa Autorità Anticorruzione e in particolare tra gli esperti dell’ex Autorità per gli appalti pubblici, che è stata inglobata nell’Anticorruzione.

Dopo aver incontrato Cantone, Marino ha visto anche il commissario del Pd romano Orfini, che dice di non credere all’ipotesi di scioglimento: “La linea dello scioglimento di questa amministrazione è la linea della mafia”. Eventualità che il prefetto di Roma Pecoraro commenta: “Stiamo leggendo l’ordinanza in modo da valutare, poi riferiremo al ministro”. Lo stesso prefetto, dopo aver incontrato Marino, ha poi detto che il primo cittadino andrà protetto e che dovrebbe rinunciare a girare con la sua bicicletta.

Intanto, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha disposto verifiche e ha chiesto la “sospensione dell’assegnazione delle gare in corso”. Mentre il ministro del Welfare Poletti commenta la pubblicazione di una foto che lo ritrae accanto a Salvatore Buzzi. “Sto male nel vedere il mio nome messo vicino alle schifezze che ci sono. Sono indignato. Quelle cose non c’entrano nulla con il sottoscritto, sentirsi messa in discussione la propria reputazione è intollerabile”.

Nella giornata di giovedì sono arrivate intanto le dimissioni del capogruppo Fi alla Regione Lazio Luca Gramazio indagato. Un passo indietro, spiega, deciso per “per dedicarmi con tutto il mio impegno alla difesa della mia onorabilità e della mia storia politica, caratterizzata da coerenza, impegno sociale e lealtà: principi che mi sono stati insegnati e ai quali mi sono sempre ispirato”. All’aeroporto Fiumicino, invece, è stato arrestato Giovanni De Carlo, indagato per trasferimento fraudolento di valori e favoreggiamento con l’aggravante di aver agito allo scopo di agevolare il sodalizio di Roma Capitale. L’uomo, era irreperibile dal 2 dicembre scorso, quando sono scattati gli altri arresti.

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