Corte dei Conti, il Pse chiede Consiglio comunale ad hoc

di Redazione

Antonio TaglialatelaMondragone. Il segretario cittadino dei socialisti, Antonio Taglialatela, ha depositato una nota ufficiale indirizzata al presidente del Consiglio Comunale, Pasquale Marquez, al sindaco Giovanni Schiappa e al Collegio dei Revisori dei Conti, in merito alla pronuncia della Corte dei Conti numero 218 del 2014, …

… invitandolo a convocare uno specifico Consiglio comunale per informare i cittadini dei gravissimi rilievi fatti dalla Corte dei Conti sulla gestione dell’Ente, a partire dal rendiconto 2012.

“Operazione verità sui conti pubblici, rischio dissesto finanziario del Comune di Mondragone dietro l’angolo per le continue e ripetute omissioni e inadempienze palesi che caratterizzano l’attuale compagine di governo: chiediamo di convocare urgentemente uno specifico Consiglio Comunale in merito ai gravissimi rilievi fatti dalla Corte dei Conti nell’ultima pronuncia del mese di ottobre nei confronti dell’Amministrazione Comunale e informare la cittadinanza intera”, esordisce Taglialatela, che continua:“Del resto, ci chiediamo, come mai la politica ufficiale, i partiti e i movimenti tacciono su queste inaudite vicende che interessano la vita pubblica della Città di Mondragone? Noi abbiamo a cuore realmente le sorti della città, documentandoci su tutto, avendone avuto, per ciò, contezza dell’atto deliberativo della Corte dei Conti solo per via telematica e numerosi sono stati i dubbi e le perplessità scaturite da una prima e attenta lettura della pronuncia n. 218 dell’ottobre 2014.

Entrando nel merito, la Corte dei Conti, con assoluta dovizia, mette sotto la propria lente di ingrandimento il conto consuntivo 2012, approvato dall’attuale amministrazione nel 2013, previo il controllo preventivo del Collegio dei Revisori, ed ha rilevato numerose irregolarità e criticità che non sono state riconosciute ed individuate dallo stesso organismo revisore e dunque, sul piano anche politico, da tutto il Consiglio Comunale, sia dai consiglieri di maggiorana che quelli dell’opposizione.

Inoltre, troviamo inconcepibile l’omissione e l’inadempienza del Presidente del Consiglio il quale non ha ancora informato pubblicamente i Consiglieri Comunali violando palesemente quanto viene disposto al primo punto dell’atto deliberativo.

Non ha ancora trasferito tale documento al vaglio del Collegio dei Revisori, così come recita il punto 2 e, cosa di non minor gravità, l’atto ancora non è stato pubblicato ufficialmente sul portale del Comune di Mondragone, in esecuzione da quanto sancito al punto 3 della summenzionata Pronuncia.

Alla faccia della legalità e della trasparenza: in tutto questo il Sindaco dell’Amministrazione ribaltata e il Presidente del Consiglio, nel calpestare qualsiasi norma, continuano a fare orecchie da mercanti, dilapidando ulteriori risorse finanziarie elargendo sempre più patrocini economici e finanziari per iniziative di dubbia coerenza, tentando in maniera irregolare di risanare l’Ente spremendo fino all’osso i cittadini e gli operatori commerciali con provvedimenti fiscali del tutto iniqui e una gestione amministrativa assai critica, con servizi essenziali sempre più ridotti.

Stanno distruggendo l’Ente spingendolo in un prossimo dissesto finanziario su cui gli effetti più immediati ricadranno sull’incolpevole comunità mondragonese. Povera Città”.

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