Baby squillo, 60 clienti rischiano il processo

di Mena Grimaldi

 Roma. La procura di Roma non è intenzionata a dare il via libera alle richieste di patteggiamento per gli oltre sessanta clienti che avrebbero avuto incontri con le due ragazzine minorenni dei Parioli.

Per loro, dunque, si prospetta il rinvio a giudizio. Si tratta del secondo filone nell’indagine cheha portato alle condanne dei primi otto imputati tutti giudicati con rito abbreviato, compresa la madre di una delle due ragazzine.

Il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pm Cristiana Macchiusi sperano di chiudere gli accertamenti prima della pausa estiva e dunque la richiesta dovrebbe arrivare entro agosto. A rischiare il processo ancheMauro Floriani, dirigente di Trenitalia, ex ufficiale della Guardia di Finanza e marito di Alessandra Mussolini.

I clienti, Floriani compreso, sono stati individuati lavorando sulle telefonate che arrivavano sui cellulari delle due ragazzine.

Lo stesso Floriani, sapendo che il suo numero poteva essere finito nelle intercettazioni, si è spontaneamente recato dai carabinieri affermando di non aver mai avuto rapporti con le adolescenti ma i magistrati hanno proceduto lo stesso alla sua iscrizione nel registro degli indagati.

Sentiti a verbale, tutti hanno negato di aver consumato prestazioni sessuali con le ragazzine, ma sono ugualmente finiti nei guai perchè riconosciuti in foto dalle due minorenni o perchè traditi dalle intercettazioni telefoniche o dai servizi di appostamento dei carabinieri che gravitavano intorno allo stabile dei Parioli dove avvenivano gli incontri a pagamento.

Dei clienti appena una decina era orientata a concordare una pena con la procura, quantomeno per evitare la pubblicità negativa legata a un pubblico dibattimento.

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