Debiti, il Comune ottiene anticipazione di 4 milioni di euro da Cdp

di Redazione

 Orta di Atella. Il Comune di Orta di Atella ha ottenuto un’anticipazione di liquidità di oltre 4 milioni di euro dalla Cassa Depositi e Prestiti nell’ambito del Decreto legge finalizzato a sbloccare i pagamenti dei fornitori e delle imprese che hanno offerto la propria opera al Comune.

A comunicarlo il primo cittadino Angelo Brancaccio che ha reso noto l’esito positivo dell’istruttoria avanzata dall’ente ortese. “Un risultato straordinario – ha commentato il sindaco – che premia gli sforzi, l’impegno e la professionalità dei competenti uffici finanziari e un’azione politica-amministrativa qualificata e responsabile che ci permette di chiudere tutti i contenziosi, liquidando le imprese che in questi anni hanno prestato la loro opera per il nostro Comune, e di pianificare il futuro con il costante obiettivo di migliorare i servizi per la comunità”.

Nei prossimi giorni verranno avviate le attività di pagamento, secondo un elenco di priorità che discende scrupolosamente dallo stesso testo governativo. L’iniezione di liquidità da parte di Cdp è una misura più che concreta utile al rilancio dell’economia cittadina perché immette risorse fresche nel circuito economico.

E’ raggiante Brancaccio, anche perché il quadro che emerge è di un ente con i conti in regola, pronto a supportare i nuovi interventi che l’esecutivo ha in cantiere per continuare a garantire servizi sempre più rispondenti ai bisogni degli ortesi. L’opera di risanamento, resa necessaria a causa dei debiti contratti nel biennio (08/10) di gestione commissariale, è maturata in condizioni assai critiche anche a fronte dei drastici tagli agli enti locali prodotti dalla scure della spending review.

“In questi 4 anni e mezzo – prosegue il sindaco – siamo riusciti a risanare completamente le finanze comunali salvaguardando tutti i servizi. All’atto del nostro insediamento (marzo 2010, ndr) certamente abbiamo trovato casse comunali “stressate” dal biennio di gestione commissariale, che ha messo a rischio la tenuta dell’ente, ma non agonizzanti come strumentalmente qualcuno ha voluto far credere. Nonostante ciò ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo lavorato per arrivare a questo traguardo che ci permette di guardare con maggiore tranquillità al futuro”.

Sottolinea un ulteriore aspetto, tutt’altro che marginale, il primo cittadino ortese: “Proprio come nel 2005 (il 12 ottobre lasciò la carica di sindaco per accedere all’ufficio di onorevole regionale, ndr) a pochi mesi dalla fine del mio mandato amministrativo, con una punta di orgoglio posso affermare che lascio l’ente con un quadro finanziario in regola, in equilibrio finanziario”.

Ma il primo cittadino di Orta di Atella rivendica con fierezza un altro risultato eccellente: l’abbassamento della pressione fiscale. Conti alla mano, l’asticella della tassazione locale è in netto calo. Tesi fortificata da numeri ineludibili: eliminazione dei passi carrabili, abbattimento del 50% del costo della refezione scolastica, diminuzione del 30 per cento dell’aliquota sui rifiuti solidi urbani (ex Tarsu), la percentuale di imposta dell’Imu sulla prima casa ai minimi nazionali. E ancora: l’obiettivo a stretto giro è di stralciare la Tasi, cioè la nuova famigerata tassa tanto invisa dagli italiani, dall’Imposta unica comunale.

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