Grasso, stop vitalizi a senatori condannati

di Mena Grimaldi

 Roma. “Lo avevo detto in Sicilia sabato scorso: stop ai vitalizi per i senatori condannati per i reati che secondo la Legge Severino comportano l’incandidabilità e la decadenza”.

Così il presidente del Senato, Pietro Grasso, nel suo account Facebook. “Già mercoledì scorso, durante il primo Ufficio di Presidenza del Senato, ho dato seguito a quell’annuncio chiedendo ufficialmente ai Questori di istituire le necessarie pratiche per ottenere questo risultato”.

“Nella prossima riunione – aggiunge – approfondiremo tutti gli aspetti della proposta: spero di potervi presto comunicare l’approvazione di questo provvedimento che ritengo essere ineludibile. Dobbiamo, nel minor tempo possibile, passare dalle parole ai fatti”.

Se la traccia indicata da Grasso è l’incandidabilità e la decadenza dalla carica di senatore in base alla Legge Severino, tra gli indiziati di esclusione dal vitalizio rientrano evidentemente Silvio Berlusconi, condannato in via definitiva per frode fiscale al processo sui diritti Mediaset, e Marcello Dell’Utri,estradato proprio questa mattina dal Libano, che deve scontare sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.

Tra l’altro, l’imprenditore antiracket palermitano Pietro Franzetti hapresentato davanti a Montecitorio una petizione online (su Change.org) per chiedere al Parlamento di eliminare il vitalizio per i parlamentari e i consiglieri regionali condannati in via definitiva per reati di stampo mafioso.

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