Consegna droga “a domicilio”, arrestato dalla squadra mobile

di Redazione

 Marcianise. Nella serata del 25 marzo, la squadra mobile di Caserta, diretta dal vicequestore Alessandro Tocco, ha arrestato in flagranza di reato, per detenzione e spaccio di cocaina, Domenico Falco, 22 anni, di Caivano (Napoli).

Gli agenti dell’antidroga, impegnati in continui servizi di osservazione lungo le direttrici che dal capoluogo e dai comuni vicini conducono nel napoletano, dove, come a Caivano e Secondigliano, sono attive fiorenti “piazze di spaccio”, notavano lungo a Caserta, lungo viale Carlo III, una vettura Toyota Yaris che, ad andatura sostenuta, e zigzagando nel traffico, svoltava verso Marcianise.

Ipoliziotti decidevano di pedinare il veicolo sino a quando si fermava vicino ad una villetta di via Giudice Falcone, dopo avere imboccato contromano la strada. Fermatisi a distanza, col favore del buio, gli agenti scorgevano un giovane che, disceso dalla Yaris, dopo avere suonato al citofono dell’abitazione, sull’uscio del portone d’ingresso, scambiava qualcosa con un altro individuo. Insospettiti dalla scena e dall’atteggiamento circospetto dei due, non appena il primo sconosciuto, poi identificato in Domenico Falco, si avvicinava alla sua vettura, decidevano di effettuare un controllo notando che, stranamente, lo stesso lasciava cadere sul selciato due banconote da 50 euro.

La mossa induceva a ritenere che il denaro fosse il provento della cessione di dosi di stupefacente, per cui i poliziotti, immediatamente, facevano irruzione nell’abitazione, il cui ingresso era ancora socchiuso, sorprendendo l’occupante nel momento in cui si accingeva ad assumere una dose di cocaina. Infatti, i poliziotti rinvenivano, e poi sequestravano, due involucri di cellophane, contenenti la droga, uno dei quali era stato aperto ed il contenuto riversato in un piattino poggiato su di un tavolo.

A seguito di esame narcotest, la sostanza risultava essere cocaina, per un peso di 1,20 grammi. In seguito, si appurava che Falco era stato contattato dal consumatore e gli aveva recapitato “a domicilio” lo stupefacente. La circostanza conferma una tendenza già rilevata in occasione di altre operazioni antidroga, per cui gli spacciatori, ricevuta la richiesta delle dosi, le consegnano nel luogo di volta in volta convenuto con l’acquirente, anche il loro domicilio.

Tali modalità riducono i rischi in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, perché il possesso di modiche quantità di droga può essere giustificato dall’“uso personale”, senza considerare che la “discrezione” di una consegna effettuato in un luogo privato anziché nella pubblica via.

Nella circostanza, le precauzioni dello spacciatore “itinerante” tra le due province non erano bastate poiché, con acume e determinazione, i poliziotti avevano assistito allo scambio, che poi neppure il “consumatore a domicilio” aveva potuto negare.

Pertanto, Falco veniva arrestato il flagranza di reato e, su disposizione del pm di turno, trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura di Caserta, in attesa di giudizio con rito direttissimo svoltosi nel primo pomeriggio di mercoledì, al termine del quale è stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione, con pena sospesa ed applicazione della misura dell’obbligo di dimora a Caivano.

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