Crimea: “sì” a indipendenza e annessione alla Russia

di Stefania Arpaia

 Sinferopoli. Il 96,6% degli elettori si è pronunciato favorevole alla separazione dall’Ucraina. La Crimea ha detto “sì” all’indipendenza e ha scelto l’annessione alla Russia.

È questo il tanto atteso risultato del referendum che ha portato il popolo della Crimea alle urne nella giornata di domenica. Putin nella telefonata alla Merkel aveva dichiarato che avrebbe rispettato qualsiasi decisione del popolo e potrà oggi “rispettare la volontà dei crimeani”, con il sorriso sulle labbra.

La Duma di Mosca fa sapere che tenterà nel più breve tempo possibile di approvare le leggi necessarie all’incorporazione della penisola nella Federazione, definendo con un trattato l’integrazione della Crimea nel sistema legislativo, economico, finanziario e creditizio russo. Serghej Neverov, vicepresidente della Duma, ha dichiarato: “I risultati del referendum indicano chiaramente che i residenti in Crimea vedono il loro futuro come parte della Russia”.

Domenica pomeriggio, ancor prima di scoprire l’esito, sul palazzo del governo di Sinferopoli sventolava la bandiera russa. Il premier Aksjonov, uscendo dal seggio domenica sera, aveva dichiarato: “Stasera si festeggia”. La scelta della Crimea invece, non è vista di buon occhio dal resto dei Paesi, che la considerano come il “via” ad una crisi internazionale.

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