Casapesenna, preghiera e “dolcezza” nel giorno di San Giovanni Bosco

di Redazione

 Casapesenna. “La benedizione dei pani, dopo la santa messa e la condivisione tra i fedeli nell’agape fraterna, nella chiesa parrocchiale di Sant’Elena, nel giorno che la chiesa dedica a San Giovanni Bosco, …

… non è stata solo una rinnovata usanza ma un tradizionale momentodi impegno forte tra tutti i fedeli discepoli di Gesù Cristo e battezzati nel Suo nome a compiere la missione che Dio ha affidato alla chiesa nel Mondo”.‘ Ad affermalo il parroco della chiesa madre di Casapesenna, don Vittorio Cumerlato, che ha rinnovato il rito della benedizione del pane.

Don Vittorio ha sottolineato: “Il nostro fondatore, don Salvatore Vitale, in odore di santità, era particolarmente legato ai salesiani di don Bosco, tanto che ogni anno al ritorno da Lourdes, sostava a Torino, raccogliendosi in preghiera davanti alla cella che fu di San Giovanni Bosco e confidandosi con due suoi vecchi amici sacerdoti dell’ordine dei salesiani, ovvero don Vittorio Zannoni e Leo Coppo, condivideva l’esaltante avventura al servizio della Chiesa e le preoccupazioni, tanto che i due missionari di Torino contribuirono anche a sostenitore le opere a favore degli orfani della piccola casetta di Casapesenna”.

A completamento del rito dell’agape fraterna, i dolci, come per dare il primo posto al cammino che, se fatto insieme, diventa sempre più dolce. Prelibatezze preparate e offerte dall’instancabile maestra dell’arte dolciaria Maria Santoro che ha commentato: “Il cristiano quel poco che ha diventa ricchezza se condiviso, ogni nostra capacità è nelle mani di Dio che ci dà capacità professionale. Il bene della condivisione allontana ogni forma di egoismo, soprattutto nei momenti in cui la vita si fa dura, e scende sulle nostre strade la povertà umana. Condividere i miei dolci con la grande famiglia allargata della Chiesa è motivo di gioia ma soprattutto di speranza, per un futuro sempre migliore, partendo proprio da Casapesenna”.

di Franco Musto

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