Via Roma, Cella: “L’intervento era necessario e urgente”

di Antonio Arduino

 Aversa. “L’intervento di messa in sicurezza di Roma andava fatto e andava fatto con urgenza, perché era inaccettabile che la strada principale della città dovesse rappresentare un pericolo per chi la percorre a piedi o con qualsiasi mezzo di trasporto. Su questo di sicuro il sindaco non ha sbagliato.

Quello che non va è il sistema adottato, perché anche volendo utilizzare delle toppe fatte con l’asfalto, per evitare di spendere denaro pubblico essendo prossima la pubblicazione del bando per la gara di restauro totale dell’arteria da parte della sezione unica appaltante, i rattoppi non andavano fatti in maniera così evidente e abbondante”.

Salvino Cella, l’unico candidato alla carica di primo cittadino che abbia dimostrato di avere peso nella corsa alle amministrative del 2012, commenta così l’intervento di emergenza effettuato su via Roma che tanto clamore sta suscitando in città. “Considerando che già negli anni passati è stato utilizzato dell’asfalto per tappare le buche della pavimentazione stradale di via Roma lasciate da cubetti di porfido saltati, probabilmente quello che ha dato fastidio è stata l’estensione delle toppe” osserva l’esponente del centrosinistra.

“Se fossero state meno vistose forse – dice – non ci sarebbe stata alcuna protesta, perché era chiaro che l’intervento aveva carattere temporaneo. Destinato a durare il tempo necessario a dare il via alla gara per il rifacimento della strada che è all’attenzione della stazione unica appaltante”.

“Certo – aggiunge – come aversano, non può non dispiacermi di vedere le condizioni in cui via Roma si trovava prima dell’intervento e dopo l’intervento, ma mi chiedo perché gridare allo scandalo per le condizioni di degrado di questa strada e ignorare quelle altrettanto degradate in cui si trovano praticamente tutte le arterie della città”.

“Fatto salvo alcune che hanno la fortuna di essere sede di abitazioni in cui vivono esponenti politici e che vengono in qualche modo curate, tutte le altre – afferma – sono davvero in condizioni pietose e parlo di strade sia del centro storico, come via Magenta, via Vittorio Emanuele, via Presidio, sia di strade periferiche, come via Atellana e perché no le strade come via Caravaggio e tutte quelle presenti nel parco Coppola, sottoposte ad un carico veicolare enorme, che presentano carenze visibili ad occhio nudo”.

“Per tutto questo nessuno protesta, nessuno si indigna, eppure anche queste che ho citato sono strade della nostra città”, conclude Cella.

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