Cesa. Nel fare gli auguri al nuovo segretario del Pd, di cui riconosciamo le capacità e lequilibrio, ci auguriamo linizio di una nuova stagione, in cui, pur nel giusto contrasto del dibattito politico e nel rispetto delle differenze, …
… non venga meno il rispetto reciproco e si possa collaborare alla soluzione dei problemi del paese. Cogliamo loccasione per chiudere le polemiche di questi giorni con alcuni chiarimenti. Innanzitutto, ringraziamo il consigliere Enzo Guida per aver messo in contatto con lufficio tecnico del nostro Comune un consigliere comunale di SantArpino che, a suo dire, non riusciva a interloquire con lamministrazione comunale di Cesa. Questo consigliere deve essere alquanto imbranato per aver bisogno di una guida per contattare il Comune di Cesa, visto che avrebbe potuto rivolgersi al suo sindaco che mai ha avuto problemi di collegamenti con gli amministratori comunali di Cesa.
Tuttavia, Guida è convinto che, grazie a questo incontro ed ai suoi uffici, si sono aperte le porte del finanziamento Paes per il Comune di Cesa. Se si tratta di farlo contento diciamogli pure di sì, ma la verità è unaltra.
La vicenda è stata seguita dal punto di vista politico direttamente dai sindaci. Alla delibera di giunta comunale del 22 ottobre 2013 si è giunti, dopo aver preso atto, con il sindaco di SantArpino, della impossibilità per lUnione dei Comuni Atellani ad accedere al bando perché il Comune di Gricignano non aveva i requisiti.
Vi è stata, quindi, unarticolata istruttoria consistente in numerosi contatti del nostro sindaco con i colleghi dellagro aversano che lo ha portato a preferire alle proposte di Aversa e Lusciano, laggregazione con Frattamaggiore capofila, dintesa con il sindaco di SantArpino, in quanto questa aggregazione garantiva una popolazione maggiore e aveva quindi maggiori possibilità di finanziamento. Non siamo, come dice il Pd, a proposito della nostra scelta di non partecipare al bando della provincia, dotati di poteri di veggenza e di prevedere il futuro ma semplicemente ci informiamo su quello che succede in Regione e Provincia.
E chiunque avesse letto le carte, per usare un termine caro al Pd, avrebbe saputo che sarebbero stati banditi dalla Regione, nellambito dellaccelerazione della spesa dei fondi europei, avvisi per il Paes (vedi delibere di giunta regionale numero 148 di maggio, delibera numero 193 di giugno) subito dopo lestate.
Inoltre, non siamo certamente contenti per non aver ottenuto il finanziamento per incentivare la raccolta differenziata da parte della Provincia, ma è solo propaganda ed è una falsità scrivere che Cesa avrebbe perso il finanziamento in quanto esclusa dalla graduatoria ed il motivo della esclusione dalla graduatoria sarebbe rappresentato dalla mancata firma del sindaco alla domanda di presentazione, tentando di far capire che abbiamo precise responsabilità dovute ad errori ed omissioni.
La verità è che Cesa non è stata esclusa dalla graduatoria, ma, come già aveva spiegato lassessore Romeo su Pupia il 12 gennaio 2014, la proposta progettuale risulta in graduatoria, ma purtroppo è la prima di quelle non ammesse a finanziamento, aggiungiamo con punti 31. Il Pd di Cesa annovera tra le sue fila il vicepresidente del consiglio provinciale che può verificare questi dati.
Daltronde, il nuovo segretario ha capacità e professionalità tali da spiegare agli aderenti del Pd la differenza tra lesclusione da una graduatoria e la non ammissibilità a finanziamento allinterno di una graduatoria. Esprimiamo la nostra solidarietà allassessore Romeo che non fa lamministratore, come qualcun altro, nei ritagli di tempo, ma è attivamente presente sul territorio e, quando è necessario, dà anche una mano, andando oltre quelli che sono i suoi doveri istituzionali di amministratore.
Infine, in relazione alle critiche del Pd circa i controlli sulle modalità di smaltimento dei rifiuti da parte dei cittadini, ricordiamo che il nostro unico obiettivo è quello di aumentare la differenziata e quindi diminuire la Tares. Siamo pertanto aperti a qualsiasi proposta migliorativa delle nostre iniziative.
La maggioranza consiliare