Legge di stabilità, ok del Senato. Letta: “Ora avanti con riforme”

di Redazione

 ROMA. Una lunga seduta, caratterizzata da contestazioni sulle modifiche formali proposte al testo dell’emendamento del governo, che si è conclusa nella notte tra il 26 e 27 novembre con 171 senatori che hanno votato a favore della fiducia e 135 contro.

In mattinata, poi, Palazzo Madama ha dato il via libera, stavolta con 162 voti a favore, al disegno di legge sul bilancio dello Stato. A seguire, si voterà sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore.

La votazionesegna anche un cambio di fase politica, con l’uscita dalla maggioranza di Forza Italia, che raccoglie i fedelissimi di Berlusconi. “Non merita la nostra fiducia”, ha detto il capogruppo di Forza Italia, Paolo Romani. “Questa è la legge di stabilità delle poltrone”, aveva detto Berlusconi parlando ai suoi parlamentari, anticipando così il giudizio negativo e il passaggio all’opposizione.

Il voto di fiducia è un “risultato molto significativo” che ci “dà forza, coesione e prospettiva per tutto il 2014”. A dirlo, è il premier Enrico Letta, incontrando la stampa a Palazzo Chigi, dopo la fiducia ottenuta dall’Aula del Senato. “Userò questa forza” datami dal voto di fiducia, ha aggiunto Letta, “per accelerare il percorso di riforme perché il paese ne ha bisogno”. “L’orizzonte temporale del governo non cambia e resta quello del voto di fiducia del 29 aprile”. “Nei prossimi giorni – ha aggiunto – incontrerò tutti i rappresentanti delle forze politiche, per un giro di incontri che necessariamente non si concluderà che dopo l’8 dicembre (il giorno delle primarie del Pd, ndr), per stabilire il percorso con maggiore collegialità”. “Il tema della squadra di governo al momento non si pone”, ha poi puntualizzato il premier che però ha chiesto ai membri di Forza Italia di “trarre le conseguenze”.

Nonostante le polemiche, proprio di Forza Italia, e le accuse di aver varato una manovra di tasse, il governo è convinto che il provvedimento avrà un impatto positivo. Il taglio del cuneo fiscale porterà detrazioni ai redditi fino a 35mila euro(con un impatto maggiore tra i 15mila e i 20mila); la Iuc, la nuova imposta sugli immobili, esenterà chi non ha pagato l’Imu nel 2012. Inserite anchealcune misure innovative come una sperimentazione in alcune aree metropolitane del reddito minimo di inserimento, finanziato da un contributo di solidarietà sulle pensioni d’oro.

Ecco le principali misure:

Casa: addio Trise, arriva la Iuc. La nuova tassa avrà tre componenti: la prima l’Imu, che non si pagherà sulla prima casa, la seconda la Tari, sulla raccolta di rifiuti e quindi la Tasi, sui servizi indivisibili. Su quest’ultima arrivano le detrazioni, le sceglieranno i comuni che avranno per questo 500 milioni di disposizione. Altri 200 milioni di sconti fiscali saranno assicurati per i capannoni industriali ai fini delle deducibilità Ires, che sale al 30%, per Imu pagata nel 2013.

Detrazioni cuneo fiscale. Gli sconti sui redditi da lavoro sono riformulati con una detrazione massima che arriva ora a 225 euro. I benefici si concentrano nella fascia di reddito fino a 32.000 euro.

Reddito minimo per poveri. Arriva in via sperimentale il reddito d’inserimento nelle grandi aree metropolitane per fronteggiare la povertà. 120 i milioni. Le risorse per i poveri arrivano da un contributo sulle pensioni sopra i 90.000 euro che sarà prima del 6% per poi salire al 12% sopra i 128 mila euro, per toccare il 18% per gli assegni sopra i 193 mila euro.

Cartelle Equitalia. Interessi azzerati per ‘rottamare’ le vecchie cartelle di Equitalia. Si dovrà pagare il 100% della sanzione e della tassa dovuta.

Emergenza alluvione Sardegna. Per fronteggiare l’emergenza alluvione, il governo ha messo a disposizione circa 100 milioni di euro a cui si aggiungeranno altri fondi dell’Anas per la ricostruzione delle strade dissestate.
I risparmi ottenuti dalla riduzione del finanziamento pubblico ai partiti andranno alle Regioni colpite da calamità naturali. Le risorse ammontano a circa 68 milioni di euro.

Cassa Depositi e prestiti. Con la garanzia dello Stato, la Cassa Depositi e Prestiti potrà intervenire acquistando titoli cartolarizzati delle imprese di ogni dimensione. Nasce inoltre il Sistema nazionale di garanzia con 2 fondi, uno a favore delle Pmi e uno per i mutui delle famiglie e dei lavoratori co.co.pro.

L’isola sarda di Budelli di nuovo pubblica. Deroga alla normativa che vieta acquisti da parte di enti pubblici e che consente allo Stato di esercitare il diritto di prelazione stanziando i 3 milioni necessari.

Salgono le accise della benzina. Secondo un emendamento del governo saliranno nel 2017 e nel 2018 per assicurare un gettito di 220 milioni il primo anno e 199 milioni il secondo.

A casa manager municipalizzate in rosso. Secondo un emendamento del governo gli amministratori di società pubbliche locali rischieranno il licenziamento se per due anni consecutivi l’imprese risulterà in perdita.

Fondo Sla.Per i non autosufficienti sono stanziati complessivamente 350 milioni di cui 75 aggiuntivi per l’assistenza domiciliare.

Elezioni con schede elettorali più piccole. Schede elettorali più piccole e taglio agli spazi gratuiti messi a disposizione dai comuni ai partiti per i manifesti elettorali. L’emendamento prevede risparmi di 44,5 milioni grazie a queste ed altre misure che tagliano una serie di incombenze amministrative nei seggi.

Altre misure. 330 milioni sono destinati all’autotrasporto, 500 milioni al rinnovo del parco su gomma e si rotaia del trasporto pubblico locale, 500 milioni ad interventi sulla rete ferroviaria, 20,7 milioni alla banda larga, 335 milioni nel 2014 e 150 milioni nel 2015 all’Anas, 58 milioni in due anni sono destinati per il semestre di presidenza italiana del Consiglio Ue, 20 milioni a Lampedusa.

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