Spaccio vicino alla Reggia di Caserta: 23 arresti

di Redazione

 CASERTA. 23 arresti eseguiti dai carabinieri di Caserta contro lo spaccio di droga nei giardini della Reggia di Caserta ed in altre zone del capoluogo.

Degli indagati 19 sono finiti in carcere, altri quattro ai domiciliari, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

GLI ARRESTATI. Emanuele Raucci, 22 anni, di Maddaloni; Antonio Salvatore Farina, 23, di San Clemente di Caserta; Pasquale Bruno, 27, di Macerata Campania; Michelangela Tartaglione, 23, di Macerata Campania; Ciro Vergone, 46, d San Clemente; Laura Posillipo, 33, di San Clemente; Domenico Bartolo, 33, di San Clemente; Davide Maccarone, 20, di Maddaloni; Francesco Santonastaso, 23, di Caserta; Agostino Vergone, 24, di Caserta; Antonio Viola, 21, di Maddaloni; Rosa Zampella, 21, di Caserta; Roberto Vergone, 25, di Caserta; Giuseppe Aragosa, 27, di Caserta; Paolo Varone, 36, di Caserta; Domenico Mereu, 21, di Caserta; Antonio Verone, 23, di Caserta; Alberto Cecere, 40, di Caserta; Alessandro Motta, 28, di Napoli; Salvatore Cinotti, 50, di Santa Maria Capua Vetere; Anna Rauso, 52, di Casapulla; Giovanni Capone, 48, di Napoli.

L’indagine, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, ha accertato l’esistenza di cinque distinte piazze di spaccio situate, una nei giardini ad est della Monumento Vanvitelliano e le altre quattro in rioni popolari della città. Oltre agli arresti, i militari dell’Arma hanno sequestrato 15 chilogrammi di stupefacenti di vario genere.

L’approvvigionamento di hashish, cocaina e marijuana da parte della banda avveniva a Maddaloni e nell’hinterland napoletano. Le piazze redditizie erano quelle del “Parco Cerasole”, nel “Parco Falcone”, nel “Rione Cappiello” e nel “Bronx”, ma anche nei “Giardini della Flora” vicino alla Reggia. A rifornire le piazze di spaccio donne attive anche durante la gravidanza. Al telefono e tra di loro i componenti della banda e i clienti parlavano di “prendersi un caffè”, desiderare “una pizza a domicilio” o “un barattolo di nutella”. A rifornire le piazze di spaccio donne attive anche durante la gravidanza.

Tra i reati contestati anche i furti in abitazione. Infatti l’indagine si avvale di intercettazioni, pedinamenti e riscontri di polizia giudiziaria, cominciati dopo un furto in un appartamento diCaserta.

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