Tra casta e Papa Francesco: Buffon a tutto campo

di Redazione

Buffon “Per me Totti sarà sempre un compagno di Nazionale, abbiamo condiviso l’avventura azzurra fin dall’Under 15, quello che ha detto di lui Prandelli è molto interessante”.

Così Gigi Buffon, in conferenza stampa a Coverciano in vista del match contro il Brasile, ha commentato l’apertura del ct al capitano della Roma, in prospettiva Mondiale.” Giusto non precludere niente a chi ti può fare la differenza, a chi ti può far vincere – ha continuato – Francesco è un giocatore che sta scrivendo la storia del calcio, con il presente e anche con il futuro prossimo. Può essere giusto aspettarlo”.

Il primo impegno contro la Seleçao giovedì a Ginevra. “Al di là del fatto che sia un’amichevole, quando ci sono certi confronti è normale che non vuoi mai sfigurare – spiega il capitano della Nazionale -, il banco di prova è importante e stimolante e alla fine ci apprestiamo a rappresentare l’Italia in una competizione come la Confederations Cup, un torneo che dovremo giocare al meglio, cercando di vincerlo. Di conseguenza dovremo prepararci nel migliore dei modi. Il fatto che ci siano tanti ragazzi nuovi e anche giovani fa ben sperare per il futuro, sembra che ci sia un ricambio importante e di valore, fino a qualche anno fa era un problema che ci stavamo ponendo e che adesso sembra in via di risoluzione”.

C’è spazio anche per l’attualità tra i discorsi di Buffon. “Lo stop del Coni alle tessere omaggio ai politici? Ho letto, è un discorso che non ho approfondito ma credo sia un segnale. Come quelli – ha poi aggiunto Buffon – venuti dal Papa nuovo. Sono segnali molto belli, fa bene pensare che ogni tanto ci siano segnali di discontinuità, vuol dire che ogni tanto ci si ferma e si pensa”.

“Un possibile addio di Conte? Mi sembra una cosa da non prendere in considerazione, tutti sappiamo quanto sia legato alla Juve e a questa maglia”. Gigi Buffon è fiducioso sulla permanenza del tecnico leccese alla guida dei bianconeri. “Non temo nulla – assicura – È una persona talmente decisa in tutte le cose che fa e che dice, che mette corpo e anima in tutto quello che fa, che alla fine, finché non riterrà concluso il progetto sportivo con la Juve, non penso che possa prendere in considerazione altre alternative”.

Per quanto riguarda la Champions, “va presa per come l’abbiamo incominciata, per come abbiamo intrapreso questo percorso di avvicinamento alle zone importanti dell’élite calcistica. In un quarto di finale è giusto che incontri una squadra di caratura mondiale come il Bayern, ma non credo che loro siano stati felici di incontrarci e questo significa che siamo rispettati, che incutiamo un po’ di paura”.

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