Ospedale ‘Moscati’: dirigenza, Asl e sindacati chiedono sicurezza

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Ripristinare il drappello della Polizia di Stato all’interno del pronto soccorso dell’ospedale “San Giuseppe Moscati”.

A chiederlo, quasi all’unisono, sia la dirigenza dell’Asl di Caserta, della quale il nosocomio fa parte, e i rappresentanti sindacali dei lavoratori sanitari addetti al presidio normanno. Richiesta rinnovata in questi giorni a causa dell’ennesima aggressione al personale e alle strutture del pronto soccorso. Pronto soccorso che, stando ai numeri forniti dall’Asl, assicura 75mila interventi l’anno, un numero da record.

Nella notte tra venerdì e sabato scorso, infatti, poco prima che due uomini incappucciati lasciassero davanti al triage del pronto soccorso un uomo già cadavere, raggiunto da alcuni colpi di pistola, un terzetto di giovani, visibilmente ubriachi, provenienti da Casal di Principe, ha infranto, tanto per cambiare, la vetrata di accesso allo stesso pronto soccorso, mettendo a repentaglio l’incolumità dell’infermiera addetta al servizio di accettazione.

Una notte non eccezionale, purtroppo, per gli addetti ai lavori, oramai stanchi del ripetersi di episodi di violenza gratuita e vandalismo. Tanto che il mattino dopo il direttore sanitario del nosocomio, Giuseppe Tatavitto, ha inviato una lunga nota al dirigente del commissariato aversano, avente come oggetto “Sicurezza e sorveglianza pronto soccorso del presidio ospedaliero Moscati di Aversa”, in cui, tra l’altro si ricorda che più volte “la direzione sanitaria, la direzione generale e ultimamente la Commissione Trasparenza della Regione Campania, presieduta dall’onorevole Nicola Caputo, hanno richiesto la riattivazione H24 del drappello di Polizia nei locali del Pronto Soccorso”.Nella nota si ricorda anche che il questore di Caserta, non potendo assicurare la presenza di un drappello, così come era sino al 2008, per motivi di organico, ha disposto l’intensificazione della vigilanza del nosocomio soprattutto nelle ore serali e notturne”.

Sulla stessa scia il direttore sanitario dell’Asl Caserta, Gaetano Danzi, che ha annunziato di aver disposto, tramite l’ufficio Provveditorato della stessa Asl, il raddoppio della vigilanza armata e l’attivazione della videosorveglianza.

Anche le forze sindacali invocano il drappello. Salvatore Stabile, responsabile nazionale della Fials, e il dottor Ciro Martiniello, rappresentante Anpo Ascoti dello stesso sindacato, all’unisono hanno dichiarato: “Episodi di questo tipo si ripetono da tempo nel nostro pronto soccorso, ma questa volta si è toccato il fondo”. “Di fronte a fatti di questo tipo – continuano i due rappresentanti del personale sanitario – non si può restare a guardare. Per questo chiederemo da subito la riattivazione del drappello di polizia perché in un ospedale di frontiera come il ‘Moscati’ è impensabile che si possa garantire la sicurezza del personale con una sola guardia giurata, seppure armata. C’è bisogno della presenza fisica delle forze dell’ordine, di giorno, ma soprattutto di notte”.

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