Tasse, Berlusconi: “Stato oppressore”

di Redazione

 ROMA. Equitalia e tassa sulla casa hanno fatto sentire lo Stato come un oppressore, ostile, nemico dei cittadini.

Lo ha detto Silvio Berlusconi, a Rtl 102,5. Il leader del Pdl ha aggiunto che c’è il problema di uno “Stato che non paga alle imprese i propri debiti e che ferma l’economia.Ho l’intima certezza di una nostra vittoria, e nemmeno sul filo di lana”.

“L’85% dei nostri elettori – ha detto – non condivideva la nostra posizione di votare la fiducia al governo dei tecnici, noi invece ritenemmo anche per varie pressioni esterne che fosse un fatto di responsabilità mantenere il nostro voto positivo sulla fiducia”. ”Andando in giro ultimamente – prosegue – ho sentito invece che c’è stato un grande cambiamento”.

Ad una domanda se gli piacerebbe avere un confronto con Prodi, Berlusconi, sorridendo, ha replicato: ”Sono confronti che non mi mancano”. A replicare alle parole di Silvio Berlusconi è stato anche Pier Ferdinando Casini: “Monti ha dovuto somministrare una medicina amara, ma la malattia l’hanno causata gli altri, gli stessi che ora negano i provvedimenti presi dal governo e che hanno votato in Parlamento”.

“Se Monti, Casini e Fini restano fuori dal Parlamento mi ubriaco”, aveva detto il leader del Pdl. Ironica la riposta di Casini: “Avendo visto l’azione politica di Berlusconi negli ultimi mesi, non credo che abbia bisogno di bere ulteriormente, basta che resti nello stato attuale”.

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