Sicurezza stradale, l’Aifvs critica l’amministrazione

di Antonio Arduino

 AVERSA. “Apprendere che sarebbe impossibile di rimettere in funzione l’impianto semaforico posto all’incrocio di viale Europa con via San Lorenzo …

… perché i due semafori posti sul lato nord dell’incrocio ricadono, come dichiarato alla stampa dal consigliere Raffaele Marino, ricadono nel territorio del comune di Casaluce mi lascia perplesso sulla reale volontà dell’amministrazione di garantire la sicurezza stradale” scrive in una nota trasmessa alla stampa Biagio Ciaramella responsabile dell’Aifvs. “Perché – spiega – ad oggi sono state tante le segnalazioni lasciate inascoltate fatte dalla nostra associazione di inconvenienti e di incidenti creati dalla mancanza delle strisce pedonali o dal cattivo funzionamento dei semafori, ad esempio quello all’incrocio di viale Kennedy con via Garofalo o quello all’incrocio di viale della Libertà con via Torrebianca, ripristinato solo per le automobili e per giunta senza tracciare gli attraversamenti come se i pedoni non esistessero”.

“Eppure – ricorda Ciaramella – l’attuale sindaco insieme ai componenti del movimento Noi Aversani ci fu vicino per sostenere le problematiche relative alla sicurezza stradale che mettemmo in campo nel mese di ottobre con un gazebo allestito in via Roma”. “Inoltre – continua – in fase elettorale, così come avevano fatto tutti gli altri candidati alla carica di primo cittadino, Sagliocco, diede adesione ufficiale alle nostre istanze impegnandosi a inserirle nel suo programma in caso di vittoria”.

“La vittoria c’è stata ma – osserva Ciaramella – le nostre istanze restano inascoltate, anche quelle che avrebbero necessità di essere affrontate con urgenza come la funzionalità di semafori o la presenza di strisce pedonali, almeno nei punti critici”. “Se fosse davvero questione di fondi, dal momento che ci è stato riferito – afferma Ciaramella – che quelli disponibili per la segnaletica sarebbero irrisori, si parla di un migliaio di euro in totale, ci chiediamo come si possa pensare di spendere denaro pubblico sia pure in una piccola parte rispetto ai fondi che arriverebbero dalla regione, ma a mio parere oltre 300 mila euro, come scritto dai giornali, non sono una piccola parte, per ristrutturare un edificio diroccato come la chiesa di Santo Spirito prevedendone un uso futuro, come si è fatto per la casa natale di Cimarosa i cui lavori, partiti dieci anni fa, sono ancora in corso e non spendere poche migliaia di euro per problemi immediatamente risolvibili che riguardano la sicurezza dei cittadini?”.

“E’ questo che intendeva l’allora candidato alla carica di sindaco quando ci ha dato la sua adesione in campagna elettorale? Noi speriamo, anzi siamo certi di no ed aspettiamo la dimostrazione dai fatti”, conclude Ciaramella.

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