Torino, Monti inaugura stazione. Tensione con i No Tav: due feriti

di Redazione

 TORINO. Tensione a Torino per la presenza di Mario Monti all’inaugurazione della stazione ad Alta Velocità di Porta Susa a Torino.

All’esterno della stazione presidi di protesta dei No-Tav: lanci di pietre contro le forze dell’ordine che hanno risposto con cariche di alleggerimento. Proteste anche di Cub, di tassisti torinesi e di lavoratori della De Tomaso. Il premier ha invitato a “vincere le pulsioni istintive, però devastanti, che talvolta hanno bloccato la realizzazione di infrastrutture che sono importanti per il sistema dei trasporti e la competività del Paese” ed ha annunciato un vertice Italia-Francia in autunno.

È di due contusi, un manifestante e un poliziotto, e di un denunciato il bilancio dei tafferugli. Il manifestante denunciato, che era stato fermato per essere identificato, è accusato di resistenza a pubblico ufficiale e travisamento. L’altro fermato per essere identificato è stato accompagnato in ospedale per una ferita lacero contusa alla testa. È stato invece medicato sul posto il poliziotto ferito.

“Ciò che desideriamo per il nostro Paese è un cambiamento profondo per recuperare lo slancio e le energie che abbiamo saputo mostrare nelle fasi migliori della nostra storia”, ha detto Monti che nel suo intervento in occasione dell’inaugurazione della stazione Av di Torino Porta Susa ha sottolineato che si tratta di “forze che non sono scomparse ma si sono spente e hanno bisogno di essere rigenerate e risvegliate. Sono forze – ha concluso – che hanno bisogno di fiducia perchè l’Italia è una grande nazione al centro della politica europea e internazionale”.

La stazione di Torino Porta Susa “per noi è uno dei progetti fondamentali della nuova ferrovia”, ha sottolineato l’ad di Fs Mauro Moretti. “Dico nuova – ha aggiunto – perchè questa non si può considerare solo una stazione dell’alta velocità, ma è uno dei luoghi che servono per fare da un lato l’integrazione verticale di tutti i servizi di trasporto e di mobilita, da quelli a lunga percorrenza nazionali e internazionali, alta velocità e non, a quelli suburbani, regionali e urbani e dall’altra permette di avere un’integrazione con la città che è un luogo fondamentale che dobbiamo servire e dal quale ci aspettiamo una sorta di osmosi”.

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