Concordia: quattro torri Eiffel per rimuoverla

di Mena Grimaldi

 ISOLA DEL GIGLIO. Alla vigilia del primo anniversario del naufragio della Costa Concordia, Nick Sloan, il Salvage master di Titan che con l’italiana Micoperi è stata incaricata dei lavori di rimozione, fa ai cittadini dell’Isola una promessa.

“La Concordia andrà via da qua entro la fine dell’estate”, ha chiosato. Trainare il relitto in un porto che resta ancora da individuare entro settembre è l’obiettivo enunciato oggi anche dal commissario per l’emergenza, Franco Gabrielli: “L’ultimo crono programma che ci è stato dato ha un range luglio-settembre” ha detto, spiegando che il margine di slittamento dei tempi è legato alle condizioni meteo marine. per la rimozione.

“Non ci dobbiamo innamorare delle date – ha detto ancora Gabrielli – ci dobbiamo impegnare a che la data si realizzi”. Mentre l’Isola si prepara ad accogliere sopravvissuti e familiari delle trentadue vittime per le celebrazioni del naufragio attese per domani, attorno al relitto, proseguono i lavori che porteranno a ruotare la nave, rimetterla in galleggiamento e portarla via dal porto del Giglio.

Nel cantiere sono impegnati 430 lavoratori di venti diverse nazionalità e 21 mezzi navali, impegnati sette giorni su sette, ventiquattro ore su 24.

L’acciaio utilizzato per le strutture costruite per la rimozione della Costa Concordia equivale a quello che dovrebbe essere utilizzato per costruire quattro torri Eiffel. Lo ha spiegato oggi Sergio Girotto di Micoperi: “Sono state realizzate nuove costruzioni per 30 mila tonnellate di acciaio, pari a quattro volte la torre Eiffel, che pesa 7 mila tonnellate”. I galleggianti che saranno utilizzati, i cosiddetti ‘cassoni’, sono alti 30 metri, come un palazzo di 7-10 piani”.

La fase più delicata sarà quella della rotazione e non è completamente escluso il rischio che lo scafo di possa spezzare, anche se i tecnici sono piuttosto ottimisti. Il porto in cui sarà trasferita la Costa Concordia dopo la rimozione non è stato ancora individuato, anche se, probabilmente, la scelta ricadrà sul porto di Piombino.

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