Processo Scazzi, Sabrina: “Sarah era come una sorella minore”

di Mena Grimaldi

 TARANTO. Davanti ad un aula gremita di giornalisti e curiosi, è ripreso martedì mattina, nel Palazzo di Giustizia di Taranto,il processo per la morte di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana trovata morta in un pozzo.

La curiosità e l’interesse dei media era dovuta al fatto che a parlare, oggi, doveva essere Sabrina Misseri, cugina di Sarah, che, con la madre, Cosima Serrano, è in carcere da due anni accusate di omicidio e occultamento di cadavere. Si è avvalsa della facoltà di non rispondere, invece, Cosima Serrano, sorella della madre della quindicenne, Concetta.

Sabrina, sostanzialmente, ha risposto alle domande del pm, Mariano Buccoliero, spiegando quelli che erano i rapporti con la cugina e con Ivano Russo, che secondo gli inquirenti sarebbe il movente dell’omicidio. “Reputavo Sarah una sorella minore, non una cugina, e la trattavo di conseguenza. Qualche rimprovero sì, ma non litigi” ha detto Sabrina Misseri.

“Sarah si faceva dei complessi sul suo fisico, tipo le orecchie a sventola o la dentatura imperfetta. Glielo dicevano anche sua madre e gli amici di scuola”, ha risposto Sabrina alla domanda del pm Buccoliero, che le ha letto il contenuto di un sms tra lei e Ivano Russo nel quale Sabrina dice che la cugina la sta “stressando”.

“Ivano mi piaceva, c’era anche attrazione fisica ma non ero innamorata di lui – ha dichiarato la ragazza – Non mi sono mai posta il problema di mettermi o no con lui”.“Il 2 agosto 2010 con Ivano c’è stato un rapporto sessuale, comunque non completo. Di quel rapporto sessuale io riferii a Valentina e Mariangela ma nè Sarah nè il fratello Claudio sapevano nulla”, ha aggiunto.

Sulla circostanza che ad Avetrana, si stesse spargendo la voce su quell’episodio, Sabrina ha raccontato che Ivano “si lamentò con me ritenendo che fossi stata io a diffondere la voce, ma non era vero”. Sabrina ha poi detto del cugino Claudio, fratello di Sarah, che con lui non ha mai “avuto un buon rapporto, anche perché sempre lui cercava di mettere zizzania nelle nostre comitive”.

“La sera del 25 agosto in birreria non ho litigato con Sarah,può darsi al massimo che le abbia fatto un rimprovero” ha detto Sabrina. Sarah scomparve e venne uccisa il giorno dopo, 26 agosto 2010. Sabrina, che qualche giorno prima aveva litigato con Ivano Russo e aveva detto in birreria “questa volta è finita”, ha confermato di aver detto in quella occasione, riferendosi a Sarah, “si vende per due coccole”, aggiungendo però che “era una frase che ci dicevamo spesso io e Sarah”, al pari di una frase di circostanza.

Sabrina ha negato che quella sera Sarah, come riferito invece da altri testimoni, avesse gli occhi lucidi, come di pianto. “Sarah aveva sempre la faccia bianca e le guanciotte rosse – ha detto Sabrina – ma non gli occhi lucidi”.

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