AVERSA. Il consigliere comunale di Noi Aversani, Paolo Galluccio, in vista della seduta consiliare del 30 novembre, ha presentato una mozione per chiedere ai consiglieri di rinunciare ai gettoni di presenza e al sindaco e al presidente del Consiglio di devolvere almeno un 15% delle indennità percepite.
Si dice spesso scrive Galluccio nella mozione che la Repubblica di Weimar cadde per la crisi economica; in realtà cadde solo per unondata di antipolitica. Questo è il rischio che oggi corre lItalia e, quindi, conseguentemente le nostre realtà locali. Non serve a nulla indignarsi, accusare, o invocare il rinnovamento morale. Nel 2006 lallora ministro Tremonti chiese alle Regioni e, poi a cascata a Provincie e Comuni, di tagliare i compensi a tutti i consiglieri in particolare a quelli regionali. Lallora presidente Antonio Bassolino fece ricorso alla Corte Costituzionale e vinse.
Per questo, sottolinea Galluccio ho sentito la necessità di presentare una mozione concreta, ma allo stesso tempo ambiziosa, intenzionalmente demagogica e populista, per dare una risposta convincente alla rabbia che monta ed appellarmi al buon senso e ad un atto di liberalità del sindaco, del presidente del Consiglio, dei miei colleghi consiglieri, degli assessori e perché no dei dirigenti.
A prescindere dall’approvazione, o meno, della mozione, Galluccio comunica sin da ora, che intende rinunciare ai compensi spettanti per tutta la legislaturae destinarli ad interventiconcordati con il dirigente darea.
Ecco il testo della mozione:
Premesso che: ciascuno dei consiglieri comunali è stato eletto alla carica di consigliere comunale ai sensi e per gli effetti dellart. 61 del D.P.R. 16/05/1960 n° 570 T.U. delle Leggi per la composizione ed elezione degli Organi delle Amministrazioni Comunali e succ. modificazioni. Ai sensi e per gli effetti dellart. 64 del Dlgs 267/2000 nonché giusta previsione dellart. 56 dello Statuto della Città di Aversa il Vice Sindaco e gli altri componenti della Giunta sono nominati dal Sindaco
considerato che: lart. 82, comma 1, del d.lgs. n. 267/2000 stabilisce che al Sindaco e ai componenti della Giunta spetta unindennità di funzione, ridotta alla metà per i lavoratori dipendenti che non abbiano chiesto l’aspettativa; – lart. 82, comma 2, del d.lgs. n. 267/2000 stabilisce che ai consiglieri spetta un gettone di presenza, con il limite mensile di un quarto dellindennità del Sindaco; – lart. 82, comma 7, del d.lgs. n. 267/2000 stabilisce che agli amministratori che percepiscono lindennità di funzione non spetta il gettone di presenza per la partecipazione al Consiglio e alle commissioni; – lart. 82, comma 8, del d.lgs. n. 267/2000 stabilisce che la misura della indennità di funzione e del gettone di presenza viene fissata con decreto del Ministro degli Interni, sentita la Conferenza Stato città ed autonomie locali; – con decreto del Ministro dellInterno n. 119 del 04.04.2000 sono state determinate le misure della indennità di funzione e del gettone di presenza spettanti agli amministratori;
considerato inoltre che: in questa fase di congiuntura economica estremamente negativa in cui ai cittadini sono richiesti enormi sacrifici per compensare i devastanti danni prodotti da decenni di gestioni scellerate della cosa pubblica deve essere compito della politica dare l’esempio senza aspettare eventuali, e per ora solo sbandierate, riforme dall’alto;
in questa situazione di assoluta difficoltà comunque appare opportuno e doveroso soprattutto da chi riveste degli incarichi di natura pubblica, devolvere,le suddette somme in voci di bilancio che riguardino lasolidarietà e il sociale, al fine di alleviare i bilanci comunali con un risparmio vero e sostanziale, nonché dare una mano a tutti coloro che in questo momento hanno veramente bisogno;
Tale iniziativa potrà avere lo scopo fattivo di impegnare in bilancio per i servizi sociali somme che andranno o a integrare qualche servizio o a finanziarlo del tutto basti pensare allacquisto di libri per i bambini di scuola media inferiore appartenenti a famiglie abbienti; lacquisto di farmaci primari sempre per famiglie disagiate; assegno di cura per persone in condizione di non autosufficienza grave e loro nuclei familiari o ad ogni buon conto finalizzate ad interventi mirati;
Alla luce di siffatte considerazioni invito:
i consiglieri a rinunciare ai gettoni di presenza loro spettanti a seguito della partecipazione alle sedute dei Consigli comunali o delle Commissioni (ove dovuti), al netto delle trattenute di legge, e al sindaco, al presidente del Consiglio e alla Giunta di devolvere una somma quantomeno pari al 15% sulle somme nette percepite, e ciò per lintera legislatura.
invito altresì:
i dirigenti a non essere indifferenti sullargomento e a rendersi anchessi sensibili magari devolvendo anchessi una percentuale della loro indennità di produttività in misura quantomeno eguale
Comunico sin da ora, che il sottoscritto, a prescindere dallapprovazione della mozione, intende rinunciare ai compensi spettanti per l’intero mandato – giugno 2012 fino alla fine della legislatura -e destinarli agli interventi sopra richiamati o meglio definiti e concordati con il dirigente darea.