Pellegrinaggio a Pompei dei fedeli sammarcellinesi

di Pina Vitolo

 SAN MARCELLINO. Erano circa 400 i partecipanti di San Marcellino al pellegrinaggio verso Pompei che si è svolto nel pomeriggio di sabato 13 ottobre.

Sette pullman, un pulmino e molte auto private, per trasportare disabili e ritardatari, in vista di un’esperienza alla quale i fedeli hanno risposto in maniera estremamente lodevole.

A celebrare la santa messa è stato don Salvatore Verde, in quanto parroco del pellegrinaggio più numeroso, con l’aiuto di confratelli di altre realtà parrocchiali. Anche la corale, i lettori e i giovani dell’Azione Cattolica di San Marcellino hanno partecipato alla celebrazione portando un po’ dei vari gruppi parrocchiali sammarcellinesi a Pompei.

“Sono questi i segnali di incoraggiamento e non per i numeri, ma per la partecipazione alla vita di fede – ha affermato don Salvatore – E’ stato un pellegrinaggio che ci ha fatto vivere non solo un momento di spiritualità, ma anche di formazione e di confronto”.

Si è trattato di una vera e propria esperienza con diversi significati – ha spiegato il parroco – Esperienza di preghiera, poiché siamo andati a consacrare il nuovo anno pastorale alla Vergine Maria affidando alla sua preghiera di Madre le nostre attese e propositi; esperienza diformazione,poiché come gruppo abbiamo assistito ad una catechesi sull’importanza della fede nella vita di ogni giorno, tenuta appositamente per noi da un padre del santuario; esperienza diconfronto,poiché è stata la nostra comunità parrocchiale di San Marcellino ad animare tutta la liturgia alla presenza di migliaia di pellegrini di ogni parte della Campania e non solo”. A rendere omaggio e a dare il benvenuto al popolo di San Marcellino, durante la celebrazione, è stato il Vescovo della diocesi di Pompei, monsignor Carlo Liberati.

“Sono queste delle occasioni preziose per crescere nella fede e nel confronto con delle realtà diverse e distanti da noi – ha concluso don Salvatore Verde – Sono contento che tutto sia riuscito bene e che la nostra comunità parrocchiale sia conosciuta anche fuori diocesi. Ringrazio, infine, tutti coloro che hanno partecipato al pellegrinaggio e quanti mi hanno aiutato nell’organizzazione, che pure è costata sacrificio ed energia”.

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