Tribunale, Caliendo porta in Senato mozione del Consiglio

di Redazione

Giacomo Caliendo SANTA MARIA CV. In occasione della seduta della commissione giustizia del Senato, in calendario per giovedì 27 settembre, nel corso della quale si discuterà il provvedimento di rivisitazione della geografia giudiziaria in Italia, …

… il senatore Giacomo Caliendo porterà all’attenzione dei commissari e del governo la mozione unitaria approvata il 22 settembre scorso dal consiglio comunale aperto. Il sindaco Biagio Di Muro, nel corso di colloqui con la parlamentare Giovanna Petrenga, che ha assicurato il suo impegno per salvaguardare l’integrità e l’efficienza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha ottenuto rassicurazioni sul fatto che il senatore Caliendo è stato portato a conoscenza dell’atto deliberativo del civico consesso sammaritano, che ha visto la partecipazione di magistrati, avvocati, consiglieri regionali e provinciali, sindaci e dei parlamentari Stefano Graziano e Pina Picierno. Nella mozione, approvata unanimemente da maggioranza e opposizione, si esprime viva preoccupazione per lo scorporo dell’intero agro aversano dalla competenza del tribunale sammaritano, con conseguenze gravi per l’efficacia dell’azione giudiziaria e per la lotta alla criminalità organizzata.

“La battaglia per la legalità – afferma Di Muro – non può essere messa in discussione da provvedimenti illogici e forieri di danni irreparabili. L’istituzione del tribunale di Napoli Nord, con competenza su tutto il territorio aversano, non servirà certo alla soluzione dei problemi giudiziari di Terra di Lavoro, ma anzi ne aggraverà maggiormente i disservizi. L’idea di smembrare la nostra provincia in due parti, sotto il profilo della giurisdizione, appare del tutto irrazionale, se solo si tiene in considerazione che il riferimento territoriale provinciale risponde a criteri di omogeneità e di continuità istituzionale: basti pensare ai rapporti con prefettura, questura, comando provinciale dei carabinieri, forze dell’ordine, tutti organismi articolati su base provinciale. Non si è tenuto conto, nella redazione del decreto legislativo, del fatto che il tribunale di Santa Maria Capua Vetere è il tribunale dell’intera provincia di Caserta e non un tribunale subprovinciale. Ciò che invece appare necessaria è la verifica delle strutture esistenti e il loro concreto adeguamento alle esigenze del territorio”.

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