Don Antonio Belardo celebra i 50 anni di sacerdozio

di Redazione

Don Antonio BelardoCARINARO. Nel santuario di Maria SS Assunta in cielo di Casandrino si è celebrata una solenne messa presieduta da monsignor Angelo Spinillo, vescovo della diocesi di Aversa, per ricordare il 50esimo anniversario del parroco emerito di Carinaro, don Antonio Belardo.

Presenti alla celebrazione oltre i fedeli di Casandrino, un gruppo di fedeli di Carinaro, quasi tutti ex collaboratori del parroco emerito. Don Antonio è nato a Casandrino il 5 Novembre del 1936 dopo gli studi nel seminario vescovile di Aversa e in quello regionale di Salerno, viene ordinato presbitero il 1 Luglio 1962 dal vescovo di Aversa Antonio Teutonico. Fino al 1965 ha svolto il suo ministero come educatore presso il seminario vescovile di Aversa, per poi essere trasferito nella parrocchia SS Salvatore di Casal di Principe come vice parroco collaborando con il compianto parroco il can. Vincenzo Caterino. Nel 1968 monsignor Antonio Cece lo nomina parroco della chiesa di San Nicola in Aversa dove resterà alla guida della comunità aversana fino al 1989, anno in cui monsignor Giovanni Gazza lo nomina parroco di Carinaro dopo le dimissioni del compianto monsignor Gennaro Morra.

Alla guida della comunità carinarese resta per ventuno anni lavorando intensamente. Sotto la sua guida pastorale dobbiamo evidenziare la nascita di alcune vocazioni al sacerdozio e all’impegno laicale al servizio della Chiesa di Aversa, come quella di don Giuseppe Marino, attuale viceparroco di San Pietro di Caivano, don Marco Di Tomassi, diacono permanente, e Antonio Beatolui, accolito istituito della parrocchia di Carinaro. Durante il suo ministero a Carinaro partecipa con gioia alla nomina episcopale del cardinale Crescenzio Sepe nel 1992, nel 2001 a quella di cardinale e nel 2006 alla giuda della diocesi di Napoli.

“Tutti dobbiamo dire grazie a don Antonio – afferma Arturo Formola – per quello che ha dato alla comunità carinarese in tutti questi anni essendo sempre una guida sicura e insegnando a tanti giovani come me a vivere nella semplicità e nell’onestà. Ricorderemo di lui sempre quella disponibilitàe generosità nell’affrontare ogni problema e affidiamo il suo ministero sacerdotale al Signore per intercessione di Sant’Eufemia, patrona che ha sempre venerato e amato”.

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