Divieto di scarico: cittadini costretti al “fai da te”

di Antonio Arduino

 AVERSA. Singolare iniziativa dei residenti di un condominio affacciato su via Garofano.

Stanchi di vedere rifiuti ammucchiati sul marciapiede antistante l’ingresso del loro stabile che, depositati abbondantemente malgrado l’assenza degli appositi cassonetti, costringono periodicamente la società gestrice del servizio di igiene urbana a fare uso di una pala meccanica per caricarli nei camion, con conseguente danno al marciapiede e fastidioso rumore, stanchi di protestare inutilmente con chi è istituzionalmente preposto a risolvere il problema, hanno deciso di fare da soli. Un intervento lampo, messo in atto subito dopo l’ennesimo intervento della pala meccanica, costato appena due euro e 50 centesimi.

Il prezzo del rotolo di nastro di colore bianco e rosso utilizzato per recintare la zona che va dall’angolo di via Di Iasi al cancello d’ingresso al condominio. Cinque metri di marciapiede diventato inutilizzabile per i pedoni ma che, come fanno notare i residenti, era inutilizzabile anche prima dell’iniziativa fai da te per la presenza dei rifiuti ammassati, spesso per l’intera giornata.

“Almeno così è pulito e non abbiamo più sotto gli occhi quella indecenza che di sicuro non fa fare bella figura alla nostra città”, commenta uno dei promotori dell’iniziativa, suggerendo ai cittadini che vivono nelle zone in cui c’è lo stesso problema di prendere esempio e delimitare le zone di deposito selvaggio. “Potrebbe fare comodo anche all’amministrazione, perché – conclude – i vigili urbani avrebbero dei punti di riferimento nei quali fare i controlli sugli sversamenti abusivi”.

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