Un “Orto del Sole” alla scuola ‘Rodari’

di Redazione

 VILLA LITERNO. Certe volte, una zucchina può insegnare più di tante lezioni frontali. Lo si è capito martedì mattina, a Villa Literno, nel cortile della scuola “Gianni Rodari”, …

… osservando decine di bambini emozionarsi mentre raccoglievano gli ortaggi da loro stessi piantati nel loro piccolo “Orto del sole”, un pezzetto di terreno recuperato e restituito alla sua naturale vocazione: produrre frutti.

L’iniziativa è stata realizzata sotto la guida degli studenti della facoltà di Architettura “Luigi Vanvitelli” di Aversa, della Seconda Università di Napoli, con cui è stato firmato un protocollo d’intesa, nell’ambito del progetto “Cultivare in facoltà”. E con un sole in petto, disegnato sulla maglietta imprimendo l’inchiostro con le mani, i ragazzi hanno presentato l’orto ai genitori, in compagnia degli studenti universitari che li hanno formati (Luigi Arcopinto, Alba Chiara Barone, Brigida Di Costanzo ed Elvira Griffo) e dei docenti coinvolti nel progetto (Pasqualina Zullo, Angela Prisco, Maria Maddalena Merenda, Lucia Miranda, Giovanni Fabozzi, Nicola Griffo).

Dai partecipanti ringraziamenti alla facoltà di Architettura, in particolare al Preside Carmine Gambardella e alle professoresse Dolores Morelli e Sabrina Martusciello, che a loro volta hanno elogiato la risposta degli alunni liternesi, e al dirigente scolastico Pasquale di Pasqua, per la vivace disponibilità nell’aprire sempre le porte della scuola alle nuove iniziative formative.

E proprio a Pasquale di Pasqua sono affidati i ringraziamenti finali: “Al preside, ai docenti e agli studenti della facoltà di Architettura, che ci hanno riservato una squisita accoglienza quando ci siamo recati in visita guidata all’Abbazia di San Lorenzo; ai nostri docenti e i genitori, che hanno offerto, come sempre, la propria collaborazione per la migliore riuscita delle attività didattiche; infine al nostro Sindaco Nicola Tamburrino, cofirmatario del protocollo d’intesa, per l’ampia e incondizionata collaborazione, peraltro già ampiamente sperimentata in occasione di altre iniziative”.

Ma il pensiero più sentito, ovviamente, è riservato ai bambini, a cui queste iniziative sono rivolte, e di cui il dirigente scolastico sottolinea “la validità pedagogica e le finalità educative, infatti in questo modo i bambini sviluppano abilità diverse quali l’esplorazione, l’osservazione e la manipolazione, riscoprendo un forte legame con i ritmi della natura”.

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