NAPOLI. Gli amministratori della compagnia di navigazione Dimaiolines, poi fallita il 2 dicembre del 2010, avevano raccolto il risparmio di centinaia di persone che avevano corrisposto loro assegni o contanti avendo ricevuto in cambio una ricevuta intestata alla stessa Dimaio Lines con la firma dellamministratore.
Una vera e propria truffa, secondo gli inquirenti, che ha anticipato la bancarotta e portato allarresto di 5 uomini e 2 donne, da parte della Guardia di Finanza, su ordine del gip del Tribunale di Torre Annunziata. In carcere sono finiti i Di Maio (Carlo, Angelo e Angela) e Angelo Pica; ai domiciliari Massimo Balzano, Alfredo Ibello e Concettina De Felice.
Le indagini hanno avuto inizio a settembre del 2010 quando alla Procura di Torre Annunziata sono arrivate le denunce di persone che riferivano di avere investito dal 2003 al 2010 nella compagnia di navigazione Dimaiolines. Poi la vendita del gioiello di famiglia, la nave Baia Sardinia, sottratta di fatto ai creditori.
VIDEO |