Mensa, Tagliafierro: “No ad assunzioni per chiamata diretta”

di Redazione

Aldo TagliafierroMADDALONI. Riaffidato il servizio mensa. Fin qui tutto normale. E sulle assunzioni, quaranta addette e tre autisti da reclutare, che nascono i contrasti. Soprattutto tra il sindaco della città e il consigliere di minoranza Aldo Tagliafierro.

Ma che coinvolgono anche l’assessore Corbo. E non è bastato un Consiglio comunale a fare chiarezza. Il sindaco Cerreto aveva infatti invitato il consigliere Tagliafierro a ritirare la mozione, rassicurandolo sulla sua proposta di bandire una selezione pubblica. Poi la decisione di votarla e la bocciatura della stessa. Ma che cosa chiedeva Tagliafierro? Assunzioni trasparenti e una graduatoria che tenesse conto del titolo di studio, della situazione economica con riferimento al dato Isee, del carico familiare, dell’età anagrafica, del grado di invalidità, dello stato di vedovanza e di separazione dal coniuge. Niente più assunzioni per chiamata diretta delle operatrici della mensa scolastica, alcune delle quali addirittura con un reddito alle stelle. La maggioranza del centrodestra ha così respinto il ricorso allo strumento della selezione. Si procederà con il vecchio metodo.

“E’ stata quella una votazione – dice l’avvocato Tagliafierro – che serviva a rendere chiara la chiamata al lavoro verso chi puntualmente fa richiesta per lavorare alla mensa scolastica e puntualmente viene escluso. Ho chiesto di tener conto delle situazioni economiche e dello stato di disabilità delle persone. Ho chiesto insomma una graduatoria, ma inutilmente. Solo tempo perso per una maggioranza che non discute, ma che fa valere la forza dei numeri, le mani alzate contro il merito, la disabilità, la disperata situazione economica”.

Pertanto, non cambierà niente rispetto al passato. Fino al 21 dicembre continueranno probabilmente a lavorare sempre le stesse facce. Il lavoro per chiamata diretta avrà ancora la meglio sulla graduatoria, che avrebbe voluto Tagliafierro, basato sulla selezione.

“Chi è fuori da un certo meccanismo, da un sistema che certa politica vuole tenere sempre in piedi, non può sperare in nulla. Non è questo – continua il capogruppo dell’Idv – il cambiamento di cui si è riempito la bocca il sindaco in campagna elettorale. Si è persa ancora una volta l’occasione per dimostrare che tutti i cittadini sono uguali”. Quindi, secondo il ragionamento di Tagliafierro, saranno sempre gli stessi a lavorare alla mensa scolastica e con un affidamento che va avanti da tempo. In pratica non cambierà niente. Fino alla sospensione delle attività didattiche, vale a dire fino al tempo che ci separa dalle festività natalizie.

“Credo proprio – conclude il consigliere – che non cambierà nulla. Questa volta, però, si verificheranno se le condizioni economiche di qualcuno siano tali da giustificare il diritto a lavorare rispetto a chi questo diritto viene negato, pur avendo un minimo di reddito o non avendolo proprio. Non può assolutamente essere calpestata la necessità della gente bisognosa e la condizione degli invalidi quando si tratta di lavoro anche retribuito con un minimo di stipendio. Per rispetto alla decenza, sarebbe ora di finirla. La gente è stanca sempre delle assunzioni che vengono decise dalla politica, che non escludono nemmeno i parenti e amici camuffati da presidenti di associazioni, che fanno capo ai politici della maggioranza. Chi vuole intendere, non credo che deve fare chissà quale sforzo”.

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