“Marcianise città di confine”, Grande Sud accusa Alfonso Signorini

di Redazione

Alfonso SignoriniMARCIANISE. “Grande Sud” della provincia di Caserta ha riunito il proprio coordinamento provinciale, sotto la presidenza del dottor Paride Amoroso, per rispondere alle affermazioni di Alfonso Signorini

… che ha definito Marcianise, nella trasmissione di Canale 5 “Verissimo” del 26 novembre scorso, “città di confine che non ti regala niente”.

“Il coordinamento provinciale di Grande Sud – afferma Amoroso – si fa portavoce di tutta la città di Marcianise e dei suoi cittadini nel rispondere a Signorini, che quantomeno a dir poco sono indignati nei suoi confronti, forse non sa nemmeno dove geograficamente si trovi Marcianise e tantomeno conosce la storia di questa città e la cultura che risale a dir poco all’epoca dell’impero Romano. Facciamo presente a Signorini che non permettiamo a nessuno di apostrofare la città come città di confine, essa ha dato lustro a musicisti, pittori, politici, molti personaggi dello sport, vescovi ed arcivescovi. In quanto ai politici, Marcianise ha partorito sottosegretari, assessori regionali, presidenti di provincia e deputati. A Signorini diciamo anche che Marcianise, sin dagli anni sessanta, è stata sede di grandi insediamenti industriali che hanno depredato quanto più ci fosse da depredare per poi lasciare questa terra nella più completa desolazione creando innumerevoli disoccupati. Teniamo a far presente a Signorini che a Marcianise, “terra di frontiera” come lui la definisce vi sono insediamenti di eccellenza come il Tarì, l’Outlet McArthurGlen ed Oromare. E’ vero, in passato la grande stampa nazionale ha accostato erroneamente questa città alla camorra, ma attualmente nessun quotidiano di rilevanza nazionale parla del grande cambiamento culturale che le nuove generazioni, stanno con fatica ma con risultati eccellenti, imprimendo alla città”.

Grande Sud invita Signorini “a visitare la nostra città e a chiedere scusa sia alla città che ai suoi cittadini dalla tv così come l’ha denigrata. Si sappia che da oggi e per il futuro non permetteremo più a chicchessia di usare, ne dalla tv ne dalla carta stampata, un frasario denigrante come lo ha usato Signorini”.

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