La maggioranza: “Maietta, invece di restare incollato alla poltrona, si dimetta”

di Redazione

 MARCIANISE. “Il dato più rilevante di tutta questa vicenda sta nel fatto che il presidente del consiglio comunale continua a restare attaccato alla poltrona, pur sapendo che la maggior parte dei consiglieri comunali, che lo ha eletto, lo ha sfiduciato”.

Così, in una nota, i consiglieri della maggioranza Tartaglione, alla luce della sentenza del Consiglio di Stato che ha reintegrato Angelo Zarrillo Maietta alla carica di presidente del Consiglio comunale. “Maietta, tacciato di carenza di trasparenza ed assenza assoluta di imparzialità delle azioni, – continuano i consiglieri – invece continua a restare incollato alla poltrona per motivi che non sono chiari. In questo momento di crisi, avrebbe potuto prendere atto della decisione politica dei consiglieri, già lo scorso 27 luglio, senza ricorrere al Tar, evitando perciò al Comune di doversi costituire in giudizio, con le conseguenti spese che l’operazione comporta. A questo punto dopo aver indotto a quello che egli stesso oggi chiama ‘spreco di denaro pubblico’, faccia un esame di coscienza, dimostri di avere rispetto per i cittadini che eleggono i propri rappresentanti e che attraverso i propri rappresentanti Lo hanno deposto dalla sua carica. Si dimetta”.

“Oggi – incalzano dalla maggioranza – egli rappresenta solo il presidente voluto dal Tar e non un presidente democraticamente eletto. Se dovesse restare, dimostrerebbe solo di essere degno compare di quei voltagabbana che, senza alcun decoro e dignità personale, intervengono da cavalieri serventi inneggiando demagogicamente contro quel sindaco che fino a ieri appoggiavano, e che mandano ancora in scena un teatrino di bassa lega di cui non si vergognano di essere protagonisti. A loro non vogliamo dire nulla, sarebbe fiato sprecato. D’altronde, come dice il proverbio ‘chi nasce tondo non può morire quadro’”.

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