Gestione finanziaria, l’opposizione chiede Consiglio ad hoc

CASERTA. Le opposizioni presenti in Assise hanno presentato giovedì mattina una richiesta di convocazione di Consiglio Comunale straordinario avente all’ordine del giorno: discussione delle problematiche in essere circa la gestione finanziaria dell’Ente.

“Il drammatico momento economico e sociale della nostra città – si legge in una nota dell’opposizione – impone una discussione urgente e aperta. La dinamica, tanto declamata, per la quale la dichiarazione di dissesto avrebbe “normalizzato” il quadro economico del Comune si è rivelata inefficace. Lo avevamo detto e, per questo, ci era stato risposto con imbarazzante sicurezza che eravamo irresponsabili. Abbiamo, nonostante tutto, dichiarato una sincera ed onesta disponibilità ad aprire una fase nuova, imposta,a nostro avviso, dalla eccezionalità del momento e dalla preoccupazione per il futuro di Caserta. Ci è stato risposto che l’Esecutivo, e la maggioranza che lo sostiene, sono in grado di dare le risposte necessarie e che, altresì, sarebbero in corso tentativi oscuri di intralcio alle politiche di risanamento avviate. Premesso che, evidentemente, vorremmo conoscere anche noi di quali manovre si va parlando, è del tutto evidente che la maggioranza non solo non è nella condizione di governare la situazione, ma anche che persiste una posizione tutta chiusa su se stessa, questa si irresponsabile nei confronti della città”.

“Tutto questo – continuano i consiglieri della minoranza – mentre la Giunta Comunale produce atti ‘pesanti’ (assunzioni di dirigenti, contraddittorie manovre economico-finanziarie, ecc.). Noi abbiamo una seria preoccupazione per i mesi che ci aspettano in ordine al futuro salariale dei dipendenti, alla raccolta rifiuti, alla erogazione dei servizi sociali e , più in generale, alla stessa condizione di tutta la città. Di questo non è più possibile discutere se non in quella che è la sede politica naturale, il Consiglio Comunale, auspicando sia possibile con il contributo della città tutta, nella speranza di poter ricostruire quella fiducia politica, istituzionale e amministrativa, senza la quale è difficile immaginare soluzioni credibili e durature”.