Guida (Pd): “Toni bassi per discussioni serene”

di Redazione

Enzo GuidaCESA. “Invito il sindaco Vincenzo De Angelis ed il presidente di CesaRinasce Cesare Bortone a tenere toni bassi per una discussione serena”.

A parlare così è il segretario del Pd Enzo Guida che interviene in merito al vivace scambio di battute intercorso tra il sindaco Vincenzo De Angelis ed il presidente di CesaRinasce Cesare Bortone.

“In questi giorni abbiamo assistito ad un botta e risposta tra il sindaco Vincenzo De Angelis ed il presidente dell’associazione CesaRinasce Cesare Bortone sulla questione dell’Istituto Alberghiero. Affrontare la discussione vestendo, da ambo i lati, i panni dei ‘gladiatori’, su di una vicenda di rilevante importanza per la nostra comunità, scivolando sul terreno nella polemica personale non aiuta a ragionare. Per questo invito il sindaco De Angelis ed il presidente di CesaRinasce Bortone ad abbassare i toni della discussione in merito a questo tema. Sono certo che da persone serie quali siete saprete mettere da parte la polemica ‘spicciola’ per un confronto utile.

La direzione cittadina del circolo Pd – sottolinea Guida – da me guidato, proprio la settimana scorsa, ha affrontato, nel corso di una riunione, la questione. Ci siamo interrogati e ci interrogheremo sulla necessità della permanenza della succursale dell’Istituto Alberghiero a Cesa. Se sarà il caso abbiamo intenzione di aprire la discussione alla città, perché vogliamo che, su una tematica così importante, vi sia il contributo di tutti ed i suggerimenti di quante più persone possibili. Però siamo partiti, nella nostra discussione, da un punto preciso, vale a dire la motivazione originaria che aveva indotto l’amministrazione comunale ad agire affinché venisse aperta a Cesa la succursale dell’Istituto Alberghiero.

Avere una succursale sul territorio – aggiunge – significava opzionare la futura costruzione di un edificio scolastico a spese della Provincia di Caserta. Questa all’epoca fu la spinta maggiore che convinse tutti ad accettare anche taluni sacrifici. Non bisogna però negare la realtà, dato che quel progetto e quella prospettiva nasceva allorquando l’Amministrazione Provinciale era retta dal presidente Sandro De Franciscis, il centro sinistra era alla guida dell’ente, il nostro consigliere provinciale Giuseppe Fiorillo era espressione di una maggioranza di governo. Le condizioni politiche sono mutate e, a mio avviso, è doveroso verificare l’attualità e la concretezza di quel progetto e di quella prospettiva di costruzione di un edificio scolastico. Per tale motivo la direzione del circolo Pd di Cesa ha dato mandato al consigliere provinciale Fiorillo di verificare se nelle previsioni di bilancio dell’Amministrazione Provinciale e nei programmi futuri di investimento nell’edilizia scolastica, vi è ancora l’intenzione di costruire un edificio. Se questo tema, poiché l’attuale maggioranza che governa la Provincia è di centro desta, potremmo avere anche un contribuito dalle forze locali di questo schieramento, attivandosi presso gli amministratori provinciali per chiedere a gran voce questo investimento.

Su questo aspetto mi rivolgo a Cesare Bortone, non come presidente di CesaRinasce, ma come vice-segretario del circolo Pdl di Cesa: se è possibile avere un contribuito fattivo su questo campo, ben venga, al di la dei colori politici. Verificate quelle che sono le intenzioni dell’Amministrazione Provinciale e solo dopo questo passaggio, secondo me, si potrà e si dovrà discutere dell’Istituto Alberghiero ma con serenità e pacatezza. Se sarà confermata la volontà di realizzare un edificio scolastico per destinarlo a sede dell’Istituto Alberghiero allora credo che converrà continuare ad ospitare la succursale.

Se questo non sarà, – conclude il locale segretario del Pd – si dovrà avviare una discussione per comprendere se, alla scadenza del contratto, sarà ancora utile continuare ad ospitare questa scuola. La discussione deve essere necessariamente incentrata su un bilancio di questa esperienza, tenendo conto dei costi e dei benefici maturati per la collettività. Poi si potrà scegliere, perché la politica è assumere decisioni, amministrare è fare, avendo anche il coraggio di rimodulare le proprie scelte, rivedere i propri programmi, quando mutano le condizioni”.

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