Al via il 150° “Ricordando il 29 ottobre 1860” sul Garigliano

di Redazione

 SESSA AURUNCA. “Terra Nostra” e “Cristina Club” invitano tutte le associazioni storiche,culturali e d’arme a commemorare i fattidel 1861 svoltisi sul fiumeGarigliano per ricordare il giorno 17 settembrela storia del territorioe tutti icaduti, nessuno escluso.

A tal proposito, Pasquale Costagliola commenta: “Un’impresa non da poco nel magma del caos del nostrotempo, dove alcuni pretendono di ballare sul ponte del Titanic Italia come senulla fosse.L’anniversario del 150esimo anno dell’unità italiana arriva in un momentodifficile del paese. La crisi economica si accavalla alla crisi istituzionalein un mix di negatività rimarchevole. In questo clima di sfiducia lemanifestazioni celebrative esalano ipocrisia.

L’evento tanto decantatonon puòessere sprecato nella banale agiografia che alcuni, persone ed istituzioni,vogliono portare avanti senza comprensione del passato, del presente esoprattutto del futuro.Così rischia di accadere tra Sessa Aurunca e Cellole,dove ci si appresta ad un rito consumato e senza vita.

L’ennesima fanfara chemacina retorica in un mondo che per sopravvivere dovrebbe cambiare riunendonel ricordo vincitori e vinti. Pensare a commemorazioni di parte come se unprotagonista della vicenda non esistesse, significa tradire la storia. Untradimento doppio se viene perpetrato alle latitudini meridionali. Nessunarevanche ma nemmeno l’oblio ottuso può tenere banco, escludendo dal ricordomigliaia di uomini che vestirono l’uniforme dei perdenti ed issarono bandiereperdute. Gli stessi Stati Uniti hanno ricomposto nel comune dolore il ricordodella guerra di secessione, dando spazio allo sfortunato valore dei ragazzi ingrigio.

Per questo Terra Nostra ed il Cristina Club hanno offerto un nuovomodo di vedere la storia: una rievocazione che ricomprenda in una sintesi lalotta dei nostri padri. Per questo chiediamo di sfilare con le uniformi delledue parti sul ponte. L’anticonformismo deve rompere un sudario tessuto dibanali luoghi comuni. La Patria non può avere figliastri od orfani. Per questocommemorare i fatti d’arme del Garigliano significa ricordare tutti i caduti ameno di non voler riportare la patria ad uno schema totalitario fatto dioppressori ed oppressi”.

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